Black Friday, quando pesa sui lavoratori?
Spesso ci concentriamo sul Black Friday e su cosa può significare per i consumatori. Ma di rado lo facciamo in merito ai lavoratori. Cosa comporta per loro questa giornata “particolare“?
Il peso del Black Friday
Il Black Friday è diventato negli ultimi anni uno degli appuntamenti commerciali più importanti a livello globale e il suo impatto non riguarda soltanto i consumatori, ma si riflette in modo significativo anche sui lavoratori.
Si tratta infatti di un periodo in cui la pressione sulle aziende cresce rapidamente e, di conseguenza, aumentano ritmi, aspettative e carichi di lavoro. Per molti dipendenti questo momento dell’anno rappresenta un’opportunità, ma anche una sfida complessa da gestire.
Nelle settimane che precedono il Black Friday, la mole di lavoro si intensifica soprattutto nei settori della logistica, del retail e del servizio clienti. I magazzinieri devono far fronte a un numero di ordini molto più elevato rispetto alla media annuale, spesso lavorando con tempi di preparazione e spedizione più serrati del solito.
Anche i commessi nei negozi fisici si trovano immersi in turni prolungati, affluenza costante e necessità di mantenere alta l’attenzione mentre gestiscono contemporaneamente vendita, assistenza e riordino della merce. I call center e le assistenze online, dal canto loro, affrontano un incremento delle richieste di informazioni, resi e problemi legati agli acquisti.
Non sempre vi è conseguente retribuzione

Questa intensificazione del lavoro porta con sé conseguenze sulla retribuzione che variano molto da settore a settore e da paese a paese. In alcuni contesti il Black Friday è considerato un periodo di picco che dà diritto a straordinari meglio retribuiti, bonus stagionali o premi di produttività.
Per molti lavoratori, quindi, può rappresentare una fonte di guadagno aggiuntiva utile, soprattutto in vista delle spese natalizie. Tuttavia, non mancano situazioni in cui l’aumento del lavoro non si traduce in un’equa compensazione economica. Alcune aziende ricorrono a contratti temporanei o a forme di lavoro flessibile che, pur essendo indispensabili per coprire il fabbisogno del periodo, non sempre garantiscono condizioni salariali adeguate o tutele corrette.
Dal punto di vista psicofisico, il Black Friday può avere effetti non trascurabili. L’intensità dei ritmi e la pressione legata agli obiettivi di vendita o ai tempi di consegna possono generare stress e affaticamento. I turni prolungati, la necessità di lavorare nei giorni festivi o nei weekend e la gestione di clienti impazienti o insoddisfatti sono elementi che incidono sul benessere dei lavoratori.
In molti casi il periodo successivo al Black Friday, quindi, diventa un momento necessario per recuperare le energie, soprattutto quando lo stress accumulato si somma alla successiva fase delle vendite natalizie.
