Auchan Conad, chiesta cassa integrazione per 5 mila lavoratori
Nuovo tassello della complicata storia Auchan-Conad: il gruppo Margherita ha chiesto la cassa integrazione per circa 5 mila persone, corrispondenti al 60% della forza lavoro, sorprendendo anche i sindacati, che hanno definito la decisione una vera doccia fredda.
Cassa integrazione per oltre 5 mila dipendenti
Nello specifico si parla di 5.323 dipendenti su un totale nazionale di 8.873. Una situazione decisamente preoccupante, molto di più di quanto non sembrasse la scorsa settimana quando comunque non erano giunte notizie esaltanti. La speranza delle parti sociali è che questo passaggio sia semplicemente una transizione verso un rilancio dell’azienda e non un’ “anticamera del licenziamento”.
Margherita Distribuzione, che si sta occupando di gestire questa fase di transizione, ha spiegato in una nota:
Si stanno delineando i negozi che passeranno dalla rete Auchan a Conad o ad altri e la richiesta di cig è per dare continuità di reddito nei periodi di ristrutturazione dei negozi, ovvero di cambio insegne e di layout interno. Avvertire che ci sia la possibilità di Cig, che riguarderà i lavoratori in tempi diversi e per durate differenti, mano a mano che i negozi faranno il passaggio è un obbligo di legge.
Dalla società hanno posi sottolineato che la situazione è essenzialmente molto complessa perché tra i fattori da gestire vi è anche quello legato all’Antitrust: non bisogna dimenticare che qui in Italia Auchan e Conad sono i due principali marchi di GDO e che è importante muoversi con attenzione.
Poca chiarezza nelle trattative da Conad
Da Conad ci tengono a confermare che questa cassa integrazione non porterà per forza a vera e propria mobilità visto che diverse sedi che effettivamente chiuderanno o prevederanno licenziamenti sono già stati indicate.
In particolare ad essere preoccupati sono i lavoratori dei punti vendita in Sardegna dove la Cig coinvolgerà ben 435 persone su un totale di 725 risorse tra Cagliari, Olbia e Sassari. Quel che viene contestato in particolare è la chiusura di Conad nel dare spiegazioni su un piano industriale che al momento sembra promettere solo problemi per il futuro. Come affermato da Giuseppe Atzori, leader in Sardegna della Fisascat-Cisl:
Questa vertenza si sta contraddistinguendo per tinte nere quasi da film horror per l’atteggiamento chiuso di Conad che al tavolo delle trattative si rifiuta di dare risposte concrete sul futuro dei lavoratori. Siamo in attesa da mesi della delibera definitiva dell’Antitrust sulle 101 sovrapposizioni, verdetto che porta ulteriore incertezza sul piano di ristrutturazione aziendale che potrebbe vedere Conad dover cedere a terzi i negozi Auchan con ulteriori esuberi.
Rendendo se possibile la situazione ancora più complicata