Brooks Brothers dichiara fallimento
Quelle che inizialmente sembravano essere solo indiscrezioni dei mercati si sono rivelate poi realtà: la Brooks Brothers, nota firma di abbigliamento maschile ha dichiarato fallimento. Uno dei simboli dell’eleganza casual americana è costretta a fare un passo indietro.
Brooks Brothers in difficoltà da tempo
Un pezzo di storia americana ha presentato la richiesta di bancarotta assistita, conosciuta anche come “Chapter 11” in gergo tecnico: un vero peccato se si pensa che l’azienda di abbigliamento venne fondata nel 1818. Due secoli di storia spazzati via dalla pandemia di coronavirus in atto e la crisi che ne è susseguita che non hanno lasciato altra scelta alla società di Claudio Del Vecchio che dichiarare fallimento. A giugno l’azienda aveva fatto sapere di essere intenzionata, con molta probabilità a chiudere i siti produttivi in territorio statunitense.
La Brooks Brothers può contare su 250 negozi in totale: non bisogna pensare che il fallimento limiti totalmente la vita di questo marchio: la bancarotta assistita è infatti un mezzo per la società di continuare a operare mentre si mette a punto un piano per il rilancio e il pagamento dei debiti pregressi. Come ha spiegato il portavoce del brand alla CNBC:
Nel corso dell’ultimo anno, il consiglio di amministrazione, i manager e i consulenti finanziari e legali di Brooks Brothers hanno valutato varie opzioni strategiche per riposizionare l’azienda in vista di futuri successi, inclusa una potenziale vendita. In questa revisione strategica il Covid-19 è diventato immensamente distruttivo e ha messo a dura prova la nostra attività. Stiamo identificando il proprietario o i proprietari giusti per guidare il nostro iconico marchio Brooks Brothers nel futuro.
Un compratore sarebbe già interessato all’acquisizione
Secondo le prime indiscrezioni circolanti nel settore la società di private equity Solitaire Partners avrebbe già mostrato interesse e sarebbe in trattativa con il gruppo per rilevare la società in base alle norme della legge fallimentare. Brooks Brothers è nota non solo per il suo stile senza tempo ma per aver vestito anche molti presidenti nel corso dei secoli: a prescindere dalla pandemia l’azienda stava trovando difficoltà ad adeguarsi al cambio di stile e modalità di consumo.
A influenzare la crisi anche il diffondersi, secondo gli esperti del settore, di un approccio più casual agli abiti indossati in ufficio. Come ha sottolineato anche il Wall Street Journal, Brooks Brothers è solo una delle ultime grandi aziende messe in ginocchio dal Covid-19: prima di lei è possibile citare Neiman Marcus Group, J.Crew e J.C. Penney ma anche la Hertz e la specialista dello shale gas Chesapeake Energy.
Una crisi a tutto tondo che continua a non voler recedere.