Come calcolare la parcella dell’avvocato

E' importante capire come comportarsi rispetto alle spese legali.

di piero81 4 Gennaio 2014 1:05

Quando si ricorre a un avvocato ci si chiede spesso come si deve calcolare la sua parcella e quali siano i riferimenti.

Per vedere come si determina la parcella dell’avvocato, quali sono i parametri di riferimento e se c’è un minimo e un massimo che lo stesso può chiedere bisogna considerare che ci sono dei criteri cui attenersi.

Gli avvocati rispondono di eventuali inesattezze e sono obbligati a una assicurazione professionale. I criteri sulla parcella sono stabiliti per legge o attraverso un accordo con il cliente.

Prima dell’incarico è quindi meglio parlare anche dei costi. Negli ultimi anni, i compensi degli avvocati sono cambiati in termini di legge.

Nel 2013 si è arrivati a un tariffario basato sul principio della libera determinazione del compenso. C’è quindi un accordo tra avvocato e cliente sulla parcella. L’articolo 13 della nuova legge professionale forense (legge 247/2012) stabilisce che:

1.

Il compenso spettante al professionista è pattuito oralmente o (di regola) per iscritto all’atto del conferimento dell’incarico professionale; oltre al compenso spetta all’avvocato il rimborso delle spese effettivamente sostenute e di tutti gli oneri e contributi eventualmente anticipati nell’interesse del cliente nonché una somma per il rimborso delle spese forfetarie;

2.

La pattuizione dei compensi è libera: è ammessa la pattuizione a tempo, in misura forfetaria, per convenzione avente ad oggetto uno o più affari, in base all’assolvimento e ai tempi di erogazione della prestazione, per singole fasi o prestazioni o per l’intera attività, a percentuale sul valore dell’affare o su quanto si prevede possa giovarsene, non soltanto a livello strettamente patrimoniale, il destinatario della prestazione, fermo restando il principio di adeguatezza all’importanza dell’opera ed al decoro della professione ex art. 2233/2 Codice Civile;

3.

Sono vietati i patti con i quali l’avvocato percepisca come compenso in tutto o in parte una quota del bene oggetto della prestazione o della ragione litigiosa; rimangono deontologicamente illeciti i patti stipulati tra avvocato e cliente che prevedano compensi sproporzionati all’attività svolta e quelli che prevedano la cessione diretta a favore del patrocinatore di beni e diritti spettanti al cliente (art. 1261 cod. civ., come chiarito dal CNF con parere 19/2007).

Nel caso in cui non ci sia l’accordo, l’avvocato o il cliente possono rivolgersi al consiglio dell’ordine cui appartiene il professionista per un tentativo di conciliazione. Se l’accordo non viene trovato nemmeno in questo modo si fa ricorso a parametri regolati dal decreto ministeriale 140/2012.

Questi parametri considerano solamente le fasi della procedura. Per ogni fase si è previsto un valore medio di liquidazione che può variare in base alle circostanze concrete.

La parcella considera anche le spese, il contributo previdenziale e l’Iva.

Tags: avvocati
Commenti
  • Monza, americani interessati ad acquisto squadra
    Il Monza Calcio avrebbe suscitato l’interesse degli statunitensi di Gamco Investor. Parliamo di un fondo legato al Mario Gabelli, miliardario italo-americano, che potrebbe convincere Fininvest alla vendita. L’interesse americano per il Monza Come sempre quando si parla di una società sono tanti i fattori da prendere in considerazione. A partire dall’eventuale prezzo fino ad arrivare […]
  • Stellantis, crolla liquidità: che succede
    Stellantis non migliora, nonostante le promesse e le aspettative. Tra gli ultimi problemi quello di un calo della liquidità, ovvero del flusso di cassa industriale. Liquidità in negativo per Stellantis Il gruppo Stellantis ha infatti diffuso una nota per comunicare la revisione delle previsioni per il bilancio finale del 2024. E come già anticipato è […]
  • Stellantis, lavoro fermo a Mirafiori?
    Stellantis lascerà aperto Mirafiori? È una domanda legittima da porsi nonostante tutte le promesse. Dato che all’inizio di settembre ha comunicato un ulteriore mese di chiusura fino all’undici ottobre a causa degli ordini più bassi. Cosa vuole fare Stellantis? È inutile girarci intorno, quella di Mirafiori e di Stellantis è una situazione drammatica. A prescindere […]