Conad compra Auchan, previsti 817 licenziamenti
Una vera e propria strage di risorse umane quella causata dalla vendita di Auchan a Conad: quest’ultima ha infatti deciso il licenziamento di ben 817 persone appartenenti a diverse sedi della prima.
Acquisizione Auchan e licenziamenti
Una nota diffusa da Conad sottolinea come entro il prossimo giugno 2020 si dovrà concludere la vertenza che riguarda Auchan e SMA: un duro colpo per i lavoratori della catena acquistata ai quali si aggiungeranno con molta probabilità anche coloro che si occupavano di logistica e servizi, diretti e in appalto per un totale di ulteriori 500 persone.
La situazione dei lavoratori non è ideale: le ex sedi Auchan dovevano essere ristrutturate nella gestione da Margherita Distribuzione, appositamente creata per mettere l’azienda “in sicurezza” ed eseguire interventi netti sulla stessa, risanando e migliorando. A livello tecnico, le 1600 sedi acquisite daranno modo a Conad di rivaleggiare con Coop, ma a quale prezzo?
Coloro che sono rientrati nel piano di esubero hanno davanti a loro due strade: o un ricollocamento, o un incentivo al licenziamento. Il maggiore impatto Conad lo sta avendo nella sede di Rozzano, dove sono 456 le persone licenziate. Un approccio, quello intrapreso dalla società, che colpisce soprattutto pensando al suo bilancio del 2019.
Bilancio Conad ed esuberi
Il bilancio del 2019 di Conad mostra che l’azienda ha vissuto un buon anno: esso si è infatti chiuso con un fatturato di 14,3 miliardi di euro e una crescita del 5,9%, soprattutto grazie al settore alimentare. L’ad Francesco Pugliese ha sottolineato che si tratta di risultati ottenuti “indipendentemente dall’acquisizione di Auchan” e che le decisioni che vengono prese servono a “creare sviluppo in una delle fasi economicamente più difficili della storia del Paese”.
È per questo motivo che il marchio, continua, cresce “investendo nello sviluppo di nuova imprenditorialità sui territori e cogliendo con coraggio nuove sfide”. Secondo i numeri Conad ha anche incrementato l’occupazione, tenendo conto di coloro che fanno parte dell’ex gruppo Auchan”: ciò non toglie che pende sulla testa di 817 persone un licenziamento che potrebbe diventare realtà a breve senza possibilità di ricollocamento effettivo.
Quando due importanti realtà della grande distribuzione diventano una sola per acquisizione e non per fusione, quello degli esuberi è un problema quasi sempre presente che difficilmente si riesce a risolvere accontentando tutti. Ciò non toglie che dovrebbe essere fatto il possibile, dal punto di vista occupazionale, per non far pagare lo scotto alla forza lavoro.
I sindacati promettono battaglia, chiedendo l’intervento del Ministero preposto: trattative che si presume saranno serratissime essendo questi primi lavoratori messi in mobilità solo quelli posti a rischio dalla fase iniziale del piano di ristrutturazione Conad.
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