Contratto bancari, a che punto siamo
A che punto siamo col contratto bancari? Da quel che si evince è in corso una mediazione mantenuta un po’ sottotraccia ma caratterizzata da un dialogo di tipo continuo.
Contratto bancari e collaborazione tra le parti
Aspettando che avvenga il nuovo incontro formale tra i sindacati e l’Abi, i diversi segretari generali delle firme sindacali del credito stanno cercando di trovare una quadra sulle esigenze, al fine di riuscire a portare a casa un contratto degno di questo nome. Trovare l’equilibrio necessario per vivere la parte finale della trattativa è basilare.
Dobbiamo riconoscere allo stesso tempo però che molto è possibile per quel che concerne il contratto bancari, sia avvenuto una sorta di sblocco da parte dell’Associazione bancaria italiana e di chi ne fa parte.
È palese che entrambe le “squadre” vogliano raggiungere un accordo il prima possibile. Ed è per questo che, molto probabilmente, il comitato dell’associazione ha dato mandato direttamente al presidente del Casl Ilaria Dalla Riva e al direttore generale dell’Abi Giovanni Sabatini di proseguire le trattative con i sindacati per chiudere in tempi brevi il rinnovo del contratto nazionale del lavoro del settore.
In questo modo, per quel che concerne il contratto bancari, viene praticamente dato il via libera a una trattativa in merito a qualsiasi aspetto. E quindi anche a quel che riguarda l’aumento di 435 euro, richiesto dai sindacati, a livello medio di riferimento.
Interessante la posizione di Intesa Sanpaolo
Altra richiesta importante il contratto presentata dalle parti sociali riguarda il ripristino della base completa del TFR. Riduzione risalente al 2012. Gli esperti del settore sono concordi a ritenere Intesa Sanpaolo e il suo amministratore delegato Carlo Messina basilari per quel che riguarda questo passo in avanti nelle discussioni. Avrebbe infatti pesato molto la grandezza di Intesa Sanpaolo come istituto nella volontà di trovare un accordo.
Messina avrebbe infatti già aperto la strada all’accettazione dell’aumento di oltre 400 euro e al ripristino della base piena per il calcolo del TFR per Intesa Sanpaolo a prescindere dalla decisione dell’Abi in merito al contratto bancari.
Di certo, a prescindere dalla trattativa ufficiale non mancheranno contatti ufficiosi tra le parti per riuscire a preparare il terreno. E chiudendo il contratto bancari, riuscire inoltre a elargire una prima tranche di aumenti con lo stipendio di dicembre.
Da parte loro i sindacati dovranno sicuramente cedere qualcosa per quel che concerne la durata del contratto bancari. Appare evidente, a ogni modo, che entrambe le parti siano disposte a trovare una quadra il prima possibile.
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