Coronavirus, ecco mascherina riutilizzabile all’infinito
Una mascherina riutilizzabile all’infinito, anche con visiera e perfetta perché in grado di offrire completa produzione: il suo nome è Drop ed è frutto della mente dei membri del Centro di Ricerca e Sviluppo della Cappello Group. Un dispositivo che nel corso di questa emergenza Coronavirus potrebbe cambiare in meglio le condizioni dei lavoratori e non solo.
Mascherina riutilizzabile e sicura
La produzione di questa mascherina riutilizzabile all’infinito dovrebbe partire alla fine di maggio, stando al comunicato rilasciato dall’azienda. E come viene fatto notare una delle sue più importanti peculiarità è quella di riuscire a dare una risposta seria e valida a due dei maggiori problemi causati dalla pandemia: la difficoltà di reperire mascherine monouso e l’impatto del loro smaltimento sull’ambiente. L’inizio della fase due, quella di convivenza con il virus Covid-19 intensificherà la portata di queste due “criticità”: il dispositivo in questione potrebbe rivelarsi una valida soluzione per far risparmiare non solo imprenditori e lavoratori ma anche le famiglie italiane.
Drop è stata creata dal team di esperti assemblando materiali tecnologici disponibili in Italia, eliminando alla base il problema dell’approvvigionamento di componenti: essa è leggera e resistente, comoda da usare e soprattutto efficace in base ai test scientifici ai quali è stata sottoposta. Una volta partita la produzione essa sarà messa sul mercato appena pronta per la popolazione in attesa che possa essere validata e certificata a livello sanitario.
Protezione Civile la prima a ricevere la maschera
I primi esemplari della maschera Drop, per circa 100mila euro, saranno donati dalla Cappello Group alla Protezione Civile siciliana, al Comando dei Vigili del Fuoco della provincia di Ragusa e agli ospedali di Modica, Vittoria e Ragusa. Tecnicamente si parla di una maschera in gomma termoplastica anallergica contenente un filtro di protezione ad alte prestazioni, intercambiabile, disponibile anche con visiera. Spiega Giorgio Cappello, ceo della azienda:
Stiamo vivendo una tragedia e non potevamo stare a guardare. Abbiamo, quindi, individuato le caratteristiche di un prodotto realmente efficace, riutilizzabile, economicamente vantaggioso e a basso impatto sull’ambiente. Abbiamo fatto innovazione utilizzando risorse umane, tecnologie e materie prime disponibili sul territorio nazionale senza dipendere da altre filiere industriali al di fuori dei confini italiani. In sintesi, abbiamo creato un prodotto “autoctono” come forma di espressione imprenditoriale finalizzata alla salvaguardia della salute pubblica.
Un progetto portato avanti con scrupolo e i giusti tempi al fine di selezionare materie prime adatte e sicure e preparare una linea di produzione importante per ottenere tutti i via libera necessari alla costruzione di un prodotto utile e a norma.
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