Fatturazione elettronica: quando e perché viene scartata

Interessanti indicazioni, a proposito di un tema sempre più caldo in ambito lavorativo

di Maria Barison 7 Giugno 2021 16:28

La fatturazione elettronica prevede l’emissione dei documenti contabili in file XLM utilizzando dei software gestionali specifici. Devono essere presenti degli elementi essenziali come ad esempio la partita iva o il codice fiscale sia di chi la emette che di chi la deve ricevere. Prima di arrivare al destinataria ogni singola fattura passa al vaglia del Sistema di Interscambio, che viene definito il postino della fatturazione elettronica.

Al destinatario per ricevere la fattura possono volerci anche 5 giorni dal momento in cui il documento viene emesso. Questi perchè l’SDI ha bisogno di procedere con le verifiche per provare che la fattura sia stata compilata nella maniera giusta e che siano presenti tutti gli elementi essenziali.

Questi sono i motivi che hanno spinto a definire il Sistema di Interscambio il postino della fatturazione elettronica. Ma quando e perchè una e-fattura viene scartata? Ci sono sanzioni? Quindi potrai scoprirlo e per altri chiarimenti non dimenticarti di accedere al sito  https://fatturapro.click/ per molte informazioni.

Fatturazione elettronica e Sistema di Interscambio

Nel 2019 è stato introdotto il sistema di fatturazione elettronico, obbligatorio per tutti i possessori di partita IVA, tranne che per coloro che la stessa legge ha esonerato dall’obbligo ma che comunque possono aderirvi in maniera del tutto volontaria.

Il sistema di fatturazione elettronica prevedere il bisogno di utilizzare un dispositivo elettronico per la compilazione e l’invio delle fatture che saranno tutte in formato XLM e per questo motivo hanno il bisogno di software specifici che possono essere quelli gratuiti messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate o a pagamento, quelli di terze parti.

Il passaggio della fattura da un soggetto all’altro avviene grazie al Sistema di Interscambio che vigila sull’esattezza dei documenti e provvede a recapitarli al destinatario con relativa archiviazione. Tutto ciò in un arco temporale di 5 giorni al massimo. Ma ci sono casi in cui la fattura viene scartata, ma li vediamo nel prossimo paragrafo.

Fatturazione elettronica: perchè il documento viene scartato

I motivi per cui la fattura elettronica potrebbe non superare i controlli dell’SDI possono essere molteplici:

  • nome file non valido
  • nome file già inviato in precedenza
  • dimensioni del file superiori a 5MB
  • firma non valida
  • file non conforme al formato XLM
  • aliquota IVA pari a zero senza che venga specifica esenzione
  • aliquota IVA diversa da zero, ma con specifica esenzione
  • file con data successiva a quella di invio
  • aliquota IVA e dati non coerenti
  • assenza di Partita IVA e codice fiscale del mittente
  • data antecedente rispetto al file collegato già inviato
  • imposta calcolata senza il simbolo del punto per i decimali
  • assenza del punto per i decimali sul valore dell’importo, quantità e percentuale imposta
  • campo fattura senza caratteri numerici

Le sanzioni

Nel caso in cui la fattura venga scartata non solo andrà riemessa, ma nel caso in cui non si provveda a rimediare in seguito alla notifica di scarto si rischia di incorrere in sanzioni. Il limite temporale per intervenire su un documento fiscale si fissa a 5 giorni.

In caso di mancata emissione della fattura elettronica nei tempi corretti è previsto il versamento di una somma compresa tra il 90% e il 180% dell’IVA relativa imponibile.

Cosa fare quando la fattura viene scartata

Quindi nel caso in cui la fattura viene scarta e all’emittente arrivi notifica di ciò, occorre provvedere alla gestione del documento e questo vuol dire procedere in uno dei 3 modi possibili.

La prima soluzione è quella di procedere a una nuova emissione della fattura che è stata scartata. Il limite di tempo previsto per fare questo è di 5 giorni, dalla ricezione della notifica di scarto. Il numero del documento e la data deve essere la medesima di quella del file originario.

Nel caso in cui non fosse possibile procedere in questa maniera è possibile procedere con nuova emissione della fattura con numero e data coerenti con gli altri documenti trasmessi nel tempo nel tempo trascorso dal primo inoltro al Sistema di Interscambio.

L’ultima possibilità che si ha è emettere una fattura con una specifica numerazione dedicata ai casi di rettifica. In sostanza un gruppo di fatture parallele che includono solo quelli che vengono emessi per la correzione dei documenti scartati dall’SDI.

La prima soluzione è quella preferita dall’Agenzia delle Entrate.

Commenti
  • Colf e badanti? Devono timbrare il cartellino
    Anche le colf e le badanti devono ora timbrare il cartellino. Secondo una recente sentenza della Corte di Giustizia europea anche per loro è previsto tale obbligo. Cambiamento anche per colf e badanti Più nello specifico parliamo della causa C-531/23 che ha portato a sentenziare il possesso, da parte dei datori di lavoro domestico, di […]
  • Siisl ora è aperta a tutti
    Siisl, piattaforma per trovare lavoro, è finalmente aperta a tutti. Dal 18 dicembre è infatti possibile usufruire dei suoi servigi per trovare una prima o nuova occupazione. Cosa è di preciso Siisl Poco importa che si sia disoccupati dell’ultima ora, si sia giovani in attesa della prima occupazione o si voglia cambiare la propria vita […]
  • Stellantis, soldi dallo Stato?
    Stellantis pronta a ricevere ancora aiuti dallo Stato? E’ una domanda lecita da porsi pensando al post Tavares e a quello che potrebbe accadere. Nuovi soldi per Stellantis? Dobbiamo partire da un presupposto: l’allontanamento di Carlos Tavares peserà sulla situazione dell’azienda. Soprattutto perché questa al momento è tutt’altro che rosea. La cassa integrazione, lo stop […]