Gigafactory Stellantis a Termoli: si parte nel 2026
La Gigafactory Stellantis a Termoli diverrà realtà: i sindacati hanno avuto conferma direttamente dalla direzione del gruppo automobilistico. La graduale trasformazione si concluderà nel 2026 e la fabbrica lavorerà a pieno regime nel 2030.
Gigafactory ottima decisione ma attenzione a criticità
Una notizia che per quanto positiva per l’indotto lascia un po’ perplesse le parti sociali, più che altro per alcune criticità che potrebbero presentarsi nei prossimi anni. Ma andiamo con ordine: al momento lo stabilimento di Termoli si occupa di costruire motori e cambi. Verrà trasformata in una gigafactory di batterie per auto elettriche. Un qualcosa che avverrà grazie alla joint venture ACC formata da Stellantis con Mercedes e Total e che farà divenire lo stabilimento il terzo polo europeo di produzione di batterie. Si parla di un investimento complessivo europeo pari a 7 miliardi di euro.
Il calo e lo stop all’attuale produzione di quella che sarà la futura gigafactory è previsto per il 2024, attraverso un esubero nel 2025 di mille unità lavorative. Personale che poi verrà assunto nuovamente dal 2026 per arrivare al 2030 a una produzione in pieno regime con 2 mila lavoratori.
La trasformazione di Termoli avverrà secondo una road map già stabilita diffusa dagli stessi sindacati che hanno dato la notizia della nascita di questo polo. Si inizierà nel gennaio del 2023 con l’acquisizione delle aree da parte di ACC mentre nell’ottobre dello stesso anno partiranno i lavori nelle aree libere da produzione e la costruzione della power solar unit. Questa sarà chiamata a produrre energia pulita grazie ai pannelli solari.
Nei primi quattro mesi del 2024 non si produrranno più cambi, mentre lo stop di produzione dei motori avverrà più gradualmente accompagnando la trasformazione dello stabilimento nella gigafactory per le batterie elettriche. A gennaio 2025 è previsto l’inizio dei riassorbimenti di personale comprendente una fase formativa.
Le richieste dei sindacati
La richiesta dei sindacati, davanti a un piano così dettagliato, è quello di assicurarsi che Stellantis, o meglio ACC “si impegni a prendere tutti i lavoratori attualmente impiegati a Termoli” pur tenendo conto che nel periodo di “scarico di lavoro” vi sarà bisogno di gestire la situazione con degli ammortizzatori sociali in grado di aiutare i lavoratori ad approcciare nel modo giusto i cambiamenti.
E per quel che concerne la formazione in Francia, le parti sociali hanno richiesto fin da ora che venga messo a disposizione un giusto trattamento di trasferta affinché i lavoratori possano sostenere tale fase senza gravare sulla quotidianità. Insomma, Stellantis ha deciso di fare il grande passo che potrebbe di certo apportare benefici al settore. Ma deve farlo salvaguardando l’occupazione.
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