Lavoro femminile, arriva app creata da aziende
Quello del lavoro femminile è un tema molto delicato e sempre di attualità. Alcune aziende italiane, tra le quali anche Tim, hanno lavorato alla creazione di un’applicazione che consenta di aiutare le donne a trovare lavoro. E dove necessario i giusti corsi di formazione.
Lavoro femminile ancora un problema da risolvere
Sebbene sia triste che ci si debba stupire di un simile progetto, è decisamente apprezzabile che delle realtà lavorative italiane si siano messe insieme per dar vita a uno strumento che sia in grado di aiutare il lavoro femminile a crescere.
L’applicazione nello specifico si chiama “Women plus” ed è stata pensata per dare, come sottolineato dall’amministratore delegato di Tim Pietro Labriola, una risposta a tutte le donne. Su cosa? Sui reali posti di lavoro a disposizione, sulle competenze richieste dal mercato. E come accennato dove trovare i corsi di formazione da seguire.
Il progetto è stato presentato recentemente all’interno dell’incontro “4 weeks 4 inclusion“. Le aziende interessate dal progetto sono ben duecento. Interlocutori che hanno deciso di risolvere il problema del lavoro femminile senza aspettare qualcun altro.
Realtà lavorative che hanno stabilito di mettersi in gioco direttamente. Ragione per la quale hanno creato un’applicazione che sarà disponibile nel mese di aprile 2023. E nella quale verranno indicati i posti di lavoro a disposizione e le competenze richieste. E come già sottolineato anche quelli che saranno i corsi di formazione necessari per rispondere alle domande del mercato.
Mentoring per aiutare a motivare
Presentando l’applicazione, l’amministratore delegato di Tim ha spiegato che servono dei modelli nuovi di riferimento. Per tale motivo all’interno dell’applicazione non mancheranno percorsi di mentoring e storie motivazionali ed esemplari per motivare le donne.
Questa applicazione legata al lavoro femminile può contare per il mentoring sull’appoggio dell’imprenditrice brasiliana Fabi Saad, già nota per il suo lavoro in Brasile con Tim per le donne.
Quest’app, ha continuato labriola, serve anche a mostrare come il lavoro femminile possa portare araggiungere risultati economici e di soddisfazione importanti, senza dovrei essere per forza cantanti, attori o calciatori.
È un discorso sensato quello che viene fatto nel corso della presentazione di questa applicazione. E la ragione sta nel fatto che le donne sembrano essere costrette, da una società prettamente maschilista, a dover dimostrare il doppio per poter raggiungere gli stessi risultati degli uomini.
In generale basterebbe semplicemente equiparare il lavoro femminile a quello maschile: Avendo cura di garantire alle donne anche il diritto di diventare madre. O di non perdere il lavoro se rimangono incinte.
Spingere in modo adeguato sul lavoro femminile significa anche evitare che vi siano queste discriminazioni di genere. Purtroppo difficili da aggirare nonostante una maggiore consapevolezza generale.
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