Le migliori aziende per laureati in Economia, ecco quali sono
La classifica di Universum è nata grazie alle opinioni di oltre 20 mila universitari italiani.
Vi siete chiesti quali siano le aziende sognate dai laureandi italiani? Si è posta la domanda Universum – brand che svolge ricerche in campo lavorativo – che ha avviato l’indagine circa i “most attractive employers” riguardanti l’Italia. Così, è nata la classifica dei 10 datori di lavoro ideali per laureati italiani in Economia. Vediamo, dunque, le posizioni della classifica, partendo dall’ultima per arrivare alla prima:
10. Ferrari
Al decimo posto della classifica, fa capolino la Ferrari; famosissima casa automobilistica che, in tutto il mondo, è un simbolo italiano.
9. Deutsche Bank
Il nono posto della top 10 va alla tedesca Deutsche Bank, che ha la propria sede principale a Francoforte e rappresenta uno dei più importanti gruppi bancari d’Europa.
8. Barilla
La Barilla è un noto marchio italiano che esporta i propri prodotti in tutto il mondo, dove è molto apprezzata.
7. L’Oréal
Settimo posto per L’Oréal, azienda che si occupa della produzione di cosmetici.
6. LVMH
La Louis Vuitton Moët Hennessy S.A. – nota holding francese che si occupa di beni di lusso – si aggiudica il sesto posto della top 10.
5. European Central Bank
La Banca Centrale Europea si colloca al quinto posto: è la banca centrale che si occupa della politica monetaria per i paesi dell’Unione Europea.
4. Intesa Sanpaolo
Intesa Sanpaolo giunge in quarta posizione.
3. Unicredit Group
Il primo scalino del podio è dell’Unicredit Group che affascina laureati in Economia.
2. Google
Seconda posizione per Google, che si conferma un’azienda interessante per i ragazzi.
1. Ferrero
Il primo posto della classifica va alla Ferrero: famosa azienda italiana operante nel settore alimentare dolciario italiano, conosciuta in tutto il mondo per i numerosi prodotti dolciari che produce e distribuisce.
La top 10 è stata stilando prendendo in considerazione le opinioni di più di 20 mila studenti universitari italiani provenienti da 39 atenei e basandosi sulle condizioni economiche delle imprese e sulla possibilità da parte loro di assumere nuove risorse.