Relazioni tra colleghi, perché sono vietate
Perché le relazioni tra colleghi sono vietate? Sempre di più notiamo come vi sia tolleranza zero per questa tipologia di rapporti. Scopriamone le ragioni.
Divieto relazioni tra colleghi, perché
Le cronache, negli ultimi tempi, ci hanno fornito su un piatto d’argento le conseguenze negative di potenziali relazioni tra colleghi. E non parliamo solamente del “caso della Kiss Cam dei Coldplay” che ha fatto tanto parlare, ma anche di semplici mancate comunicazioni di relazioni di manager in posti di comando, che hanno dovuto rassegnare le proprie dimissioni.
Ciò che non si tende a tener conto in questo caso è che, soprattutto quando tali problematiche coinvolgono delle figure apicali all’interno della struttura aziendale, qualsiasi cosa si riflette sulla società stessa di appartenenza. Il numero 1 della Nestlé è stato recentemente licenziato dopo quarant’anni presso l’azienda. La causa dell’allontanamento? Proprio una relazione con una dipendente. A prescindere dal problema etico presente, legato alla differente posizione dei due, vi sono tutta una serie di dinamiche che coinvolgono direttamente la reputazione dell’azienda.
Una potenziale causa lanciata dalla persona lasciata e in una posizione di minore importanza potrebbe causare veri e propri tracolli azionari. È per tale ragione e per proteggere gli stakeholder e gli investitori che viene applicato un regolamento così severo.
Le conseguenze di un licenziamento per queste cause risultano essere infatti meno dispendiose, potenzialmente, delle conseguenze di una causa legata a potenziali questioni di genere.
Sono stati diversi, negli anni, i fatti che hanno colpito da questo punto di vista. Un caso simile è quello di Steve Easterbrook di McDonald’s nel 2019. Il manager venne licenziato dopo la scoperta di una relazione interna. Quando saltò fuori che ne aveva tenute nascoste altre tre, l’azienda ottenne a livello legale la restituzione della buonuscita ricevuta dall’uomo insieme al pagamento di una multa di 400.000 dollari.
Tolleranza zero necessaria
Sarebbe possibile fare moltissimi altri esempi. E tutti portano a comprendere come la tolleranza zero sia dovuta alla necessità di non mettere l’azienda in pericolo per via delle conseguenze di questi rapporti. Non si tratta di punizioni arbitrarie: al momento dell’assunzione, tali clausole sono presenti all’interno del contratto.
Sia per motivazioni di governance che di reputazione, nonché legate a un maggiore rispetto della figura femminile all’interno dei luoghi di lavoro, i codici di condotta sono stati particolarmente inaspriti. Di solito si chiede trasparenza, in modo tale da poter gestire al meglio il tutto.
Nel caso del concerto dei Coldplay, è venuta a galla la relazione tra l’amministratore delegato di Astronomer e la responsabile delle risorse umane. Un rapporto extraconiugale, in contrasto con il regolamento aziendale, per il quale l’impresa ha prima sospeso i due dipendenti, dando poi loro tempo di dimettersi.