Twitter, Elon Musk licenzia gli oppositori
Elon Musk compra Twitter e licenzia tutti gli oppositori. Può sembrare una frase esagerata ma nella realtà corrisponde pressoché alla verità. E questi non saranno gli unici licenziamenti che avverranno.
Licenziamenti di massa a Twitter?
Dopo aver dato il ben servito ai top manager con i quali ha concluso l’acquisizione il miliardario di Tesla ha chiesto di creare una lista di tutti i dipendenti di Twitter da poter mandare a casa senza problemi e velocemente.
Si racconta infatti di un piano di riduzione che l’uomo intende completare entro domani, data in cui è in calendario il pagamento dei premi in titoli. Questi rappresentano infatti una buona parte del compenso dei lavoratori e licenziare prima di questa data consentirebbe a Elon Musk di risparmiare molto.
Al momento non sono state date ulteriori informazioni sui tagli che avverranno. In molti parlano però di almeno il 30% di risorse in meno in molti dipartimenti.
Il magnate ha semplicemente assicurato che non si arriverà al 75% del totale dei dipendenti, come alcune indiscrezioni avevano fatto girare.
Vero è allo stesso tempo che tale sottolineatura non ha portato i lavoratori a essere più tranquilli. In fin dei conti il licenziamento dell’amministratore delegato Parag Agrawal parla da solo.
La maggior parte degli analisti, nonostante la smentita di Elon Musk pensa che questo ruoli momentaneamente lo terrà per sé. Quel che si racconta è che il manager stia mettendo al lavoro gli ingegneri di Tesla con quelli di Twitter per verificare i codici e i prodotti dell’azienda.
Sarà ancora condannato il razzismo?
È importante sottolineare come l’acquisizione di Twitter da parte di Musk, ora che è avvenuta realmente stia suscitando molte critiche. Partendo dal fatto che si sia definito come “un assolutista della libertà di parola“: ragione per la quale sarebbe in procinto di far tornare sulla piattaforma vip esclusi come Donald Trump.
Come riportato dall’Ansa, in tal senso sono interessanti le dichiarazioni della star della pallacanestro LeBron James. Soprattutto in merito ai discorsi d’odio e razziali. “Non conosco Elon Musk e non mi interessa che controlla Twitter”, ha spiegato. “Mi auguro comunque prenda seriamente sul serio” la tendenza di Twitter a usare la parola “nigger” termine dispregiativo per indicare le persone afroamericane.
Per quanto riguarda i contenuti di Twitter al momento il padrone di Space X non intende modificare nessuna politica. Almeno fino al momento in cui non si sarà insediato il consiglio di moderazione dei contenuti all’interno dell’azienda.
Tempi duri in arrivo anche su Twitter?
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