Mediaset, assemblea approva riassetto: Vivendi furiosa
Nonostante qualche timore dell’ultima ora si era abbastanza certi che l’assemblea dei soci di Mediaset avrebbe approvato il riassetto societario e quindi la fusione con Mediaset Espana “propedeutica” per la partecipazione al polo “MediaforEurope“: e così è stato, lasciando sul campo una società come Vivendi ferita nell’orgoglio.
Vittoria importante per Mediaset
I numeri parlano chiaro e non lasciano spazio a interpretazioni sbagliate: all’assemblea dello scorso 4 settembre ha partecipato il 62,58% del capitale, i quali azionisti hanno approvato il progetto di riassetto presentato lo scorso giugno con il 78,18% dei voti favorevoli ed il 21,07% di contrari. Entrando nello specifico tecnico Fininvest e la maggioranza del capitale “neutrale” (tra i quali è possibile annoverare diversi soci ed i fondi che partecipano in Mediaset, N.d.R.) si sono trovati concordi nell’appoggiare un’operazione che renderà Mediaset un’azienda ancora più sicura ed in grado di competere a livello internazionale. Non era scontato che Mediaset riuscisse nell’impresa di fusione qui in Italia: la differenza l’ha fatta l’impossibilità a votare di Simon Fiduciaria (trust che gestisce parte della quota Vivendi, N.d.R.), alla quale la società di Bollorè si è fortemente opposta.
Il divieto, sancito inizialmente dal cda di Mediaset, è poi stato confermato dal Tribunale di Milano che a pochi giorni dall’assemblea aveva comunque restituito per l’occasione il diritto di voto a Vivendi la quale ha già annunciato azioni legali per ottenere l’annullamento del voto.
Perchè MediaforEurope è importante per Mediaset
Il progetto di riassetto non è un capriccio di Mediaset per rendere inoffensivo Vivendi all’interno della società (sebbene il problema venga parzialmente risolto dalle conseguenze dello stesso come spiegano diversi analisti grazie al peso delle quote azionarie una volta parte della nuova holding, N.d.R.) ma un percorso che consentirà alla società italiana di crescere ed aumentare i propri profitti.
Come ha ricordato il presidente Fedele Confalonieri l’obiettivo di Mediaset è quello di “di creare un gruppo pan-europeo nel settore dell’intrattenimento e dei media” ed è per questo motivo che ha scelto di eseguire un simile riassetto: il manager ha altresì intimato Vivendi di smetterla di far girare false informazioni sulle operazioni al fine di far precipitare il titolo. I francesi, se scontenti, potrebbero decidere di esercitare il diritto di recesso: questo significherebbe mandare a monte la fusione. Il punto è che a meno di un crollo delle azioni, una similer reazione non avrebbe senso ed inoltre, esercitare il diritto porterebbe economicamente a Vivendi una minusvalenza di almeno 300 milioni senza contare tutte le opzioni di offerta di cessione delle azioni che la porterebbero comunque a perdere denaro.