Tim e Iliad pronte a fusione? Le ipotesi francesi
Tim e Iliad pronte a fusione? È senza dubbio una delle ipotesi più fantasiose che sono apparse sui media francesi negli ultimi giorni. Questa in particolare sarebbe stata partorita da Bfm Business, secondo i quali l’offerta di Kkr potrebbe dare una bella scossa anche alla diatriba tra Vivendi, socio di Tim e Free, operatore da cui Iliad dipende e diretto da Xavier Niel, tra le altre cose anche membro del board del fondo americano.
Ipotesi esagerata o probabile?
Se si pensano alle varie vicissitudini legali e finanziarie dei diversi protagonisti e delle relative società forse tanto fantasiosa l’ipotesi non appare. Di certo queste “coincidenze” rendono la questione Tim-Kkr ancora più interessante. Si legge testualmente nell’articolo pubblicato da Bfm Business a riguardo:
Se Kkr acquista Telecom Italia la rivenderà in cinque anni e sarà pronta a consolidare il settore in Italia. Xavier Niel sta applicando esattamente la stessa strategia della Francia: dopo aver tagliato i prezzi e conquistato una quota di mercato del 12%, sogna di diventare più grande sposando Iliad con un concorrente.
È importante sottolineare come il mercato italiano delle telecomunicazioni mobili sia molto frammentato, anche rispetto a quello francese. In Italia operano infatti Tim, Vodafone, 3-Wind, Fastweb e Free-Iliad. E il concorrente con il quale Xavier Niel vorrebbe consolidare la propria posizione è secondo le indiscrezioni stampa francesi proprio Tim.
Possibilità di fusione non scartata da Equita
Btm Business è una delle fonti più autorevoli del settore d’oltralpe e ipotizza che si potrebbe raggiungere la vendita di Iliad a Tim in cambio di un aumento di capitale. Qualcosa che secondo il giornale potrebbe accadere anche in virtù della posizione di Vivendi e di come viene percepito Bollorè dopo tutte le diatribe passate con Mediaset. E per quanto possa essere tranquilla la situazione tra la famiglia Berlusconi, il gruppo Elliot e Vivendi al momento Xavier Niel con Iliad ha un asso nella manica, ovvero una reputazione ottimale grazie all’essere riuscito con la sua azienda ad imporre un calo dei prezzi nel mercato italiano.
Il giornale francese ricorda tra le altre cose come Bollorè e Niel si erano già “scontrati” per il controllo di Telecom Italia nel 2015. Equita, dal canto suo, ha reso noto che la possibilità di un consolidamento sul territorio italiano non è da escludere. Ha infatti dichiarato l’agenzia:
Non si tratta di una tesi inverosimile a nostro avviso visto che Niel aveva provato a costruire una posizione in Tim in passato (prima dell’ingresso di Iliad in Italia N.D.R.), per l’interesse di Iliad per la rete fissa e per il business corporate e per la maggiore apertura dei regolatori a un consolidamento nel mercato.
Intanto da Il Messaggero arrivano indiscrezioni in merito all’appoggio di JP Morgan all’operazione di Kkr.
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