Aziende non trovano collaboratori specializzati
Le aziende non riescono a trovare dei collaboratori specializzati da inserire nel proprio organico. La colpa sarebbe da addurre alla mancanza di formazione dei lavoratori italiani. Almeno stando ha una recente ricerca Eurostat.
Mancanza di formazione professionale
Uno studio che sottolinea come solo il 37% delle persone segua dei corsi di aggiornamento in merito alle proprie competenze. Il 2023 è l’anno europeo delle competenze e la commissione europea ha deciso di sensibilizzare gli Stati membri sull’importanza della formazione.
Secondo i dati in mano a Bruxelles, almeno tre quarti delle aziende europee non riesce a trovare dei lavoratori qualificati. E come già indicato in precedenza, parte della colpa è da imputare alla scarsa dimestichezza che hanno gli italiani con i corsi di formazione e aggiornamento. L’INAPP rivela che In Italia il dato di riqualificazione professionale è pari al 9,9% del totale nella popolazione tra i 25 e i 64 anni.
Anche nel Regno unito dov’è questo aspetto viene più curato rispetto alla penisola, la mancanza di competenze professionali di tipo trasversale ha causato perdite al regno di Carlo III per circa 22,2 miliardi di sterline
L’istituzione dell’anno delle competenze da parte della Commissione Europea serve proprio per dare una scossa in tal senso. Con lo scopo prefissato di sensibilizzare tutti su quanto sia importante continuare la formazione a ogni età.
Cosa cercano le aziende
Ovviamente vi sono delle competenze che più di altre vengono considerate ottimali per fare la differenza. Quella più importante riguarda la leadership management, dato che la formazione in tal senso è in grado di preparare i dipendenti e le squadre di lavoro ad affrontare le sfide quotidiane delle aziende.
Anche la comunicazione ha un ruolo importante, soprattutto ora che il telelavoro ha reso più rilevante il riuscire a scambiarsi informazioni in modo preciso. In particolar modo quando in una stessa squadra si opera in modo asincrono. Questo significa farsi trovare pronti ed essere in grado di comunicare con chiunque, in qualsiasi momento, sfruttando canali differenti.
Altra specializzazione importante per le aziende è quella dell’analisi dei dati: un buon consulente in tal senso può essere di supporto per ottimizzare costi e prestazioni. Anche il mantenimento dei clienti e più nello specifico della relazione con loro, è una skill tra più ricercate. Le aziende possono in questo modo rafforzare i rapporti di fidelizzazione con la propria clientela.
Le aziende cercano anche professionisti che siano in grado di creare contenuti sulle diverse piattaforme social. Cercano una comunicazione virale che sia però in grado di raccontare i suoi valori. In questo caso la percettività sociale e l’intelligenza emotiva sono due caratteristiche che non possono mancare in eventuali candidati.
E mentre alcune persone al potere iniziano la battaglia contro i forestierismi, ci si rende conto che le aziende sempre di più cercano personale che sia fortemente preparato e fluente nella lingua inglese.
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