Mirafiori smantellata ed esuberi in arrivo?
Mirafiori smantellata ed esuberi in arrivo? A leggere le indiscrezioni stampa che stanno girando al momento, rimanere positivi diventa difficile.
Cosa sta succedendo a Mirafiori
Questo perché senza dubbio Stellantis rinnova il suo impegno e conferma la sua presenza in Italia, ma per il momento la denuncia delle parti sindacali apre su scenari differenti. Ovvero Mirafiori che rischia una sorta di smantellamento ed esuberi da eseguire nel momento che anche Melfi e Pomiglino d’Arco verranno approcciate.
Concentriamoci però su Mirafiori, dove di certo per ora, c’è che avverranno 1560 uscite volontarie. Pari a più del 10% dello stabilimento Stellantis in questione. Non stupisce che la Fiom richieda al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni di convocare Carlos Tavares per un tavolo di confronto. Ritenuto ovviamente necessario davanti a questi numeri.
Non tutte le firme sindacali condividono la posizione catastrofista di Fiom, sottolineando che l’accordo non prevede licenziamenti indiscriminati. Quel che è certo è che le uscite sono previste e che avranno il loro peso, a prescindere dalla tipologia.
Questo perché andranno a impattare anche sulle altre imprese della filiera della componentistica. A ogni modo, la Fiom denuncia come a fronte di tante promesse di rilancio, per quel che riguarda Mirafiori sono arrivate uscite incentivate e cassa integrazione.
Uscite volontarie in gran numero
Gli abbandoni volontari del lavoro saranno suddivisi principalmente tra impiegati e quadri (733 unità) e operatori del settore carrozzerie (330 unità). E sarebbero state riportate offerte anche maggiori di centomila euro per incentivare l’uscita volontaria.
“La situazione negli stabilimenti di Stellantis in Italia è in netto peggioramento”, spiegano dalla Fiom. “A Mirafiori continua l’utilizzo degli ammortizzatori sociali con la cassa integrazione sulla 500 Bev e il contratto di solidarietà sulla linea della Maserati. E in tutti gli altri siti aumenta la cassa integrazione per le lavoratrici e i lavoratori”.
Motivo per il quale, spiegano, è difficile accettare come positive le dichiarazioni degli ultimi tempi di Tavares. Per il quale il ruolo centrale dell’Italia nella produzione non sarebbe toccato.
Stellantis dal canto suo risponde che gli accordi che sono stati presi con le parti sindacali fanno parte del percorso stabilito. Per cosa? Per quel che concerne il da farsi con quei lavoratori che intendono risolvere il rapporto di lavoro perché vicini alla possibilità di pensionamento o di ricerca di nuovi sbocchi lavorativi.
Di certo non si tratta di una soluzione semplice. Le uscite, dobbiamo ricordarlo, sono di tipo volontario. Ma è impossibile non notare come i problemi rimangano sempre presenti e le criticità mai risolte. Soprattutto senza che avvenga un confronto più ampio tra le diverse parti coinvolte.
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