Bancari, Abi e sindacati al lavoro per intesa
Per questo riguarda il contratto bancari Abi e sindacati si sono messi d’accordo per trovare un’intesa entro il 31 dicembre. Come? Congelando per il momento i termini del precedente contratto, scaduto a fine del 2022.
Primo accordo per il contratto bancari
Per quel che riguarda i bancari ci sono quindi cinque mesi di tempo per poter raggiungere la firma di un contratto che possa rispecchiare i cambiamenti che l’innovazione tecnologica ha portato al loro lavoro. Sia per ciò che concerne i clienti che le aziende.
Gli esperti sostengono che questo accordo raggiunto tra l’Abi e le parti sindacali in merito ai bancari abbia oggi un significato politico. Soprattutto perché in questi ultimi incontri sono state le banche a tenere in mano lo scettro della conversazione.
Rispetto al passato quando sono stati invece sindacati a descrivere dettagliatamente la loro richiesta di 435 euro di aumento medi, partendo da come il settore abbia archiviato utili molto più importanti rispetto al passato.
Ilaria Maria dalla Riva, presidente del Casl di Abi ha sottolineato come ciò che è emerso dalle prime due riunioni occorse tra le parti rappresenti una base importante e solida. Ovviamente per dar vita a un confronto di tipo costruttivo che darà modo di concludere il negoziato soddisfacendo tutti.
Della stessa idea è anche il presidente della Fabi Lando Maria Sileoni che sottolinea come l’accordo attualmente trovato sia positivo perché l’Abi sembra essere intenzionata, per ciò che concerne i bancari, a concludere il rinnovo del contratto entro la fine dell’anno.
Ovviamente deve essere sottolineato che si tratta al momento di un impegno e non di una clausola contrattuale che non poteva essere considerata conveniente nemmeno dalle parti sindacali. Perché avrebbe creato problemi nel caso si fosse arrivati a una rottura con la controparte.
Significativo l’impegno preso
Viene però considerato molto significativo il fatto che sia stata trovato accordo su un impegno. Questo infatti dimostra la volontà, anche dei bancari, di concludere la firma del contratto nazionale entro i prossimi mesi.
Sarà possibile poi a settembre verificare se le parole seguiranno i fatti. Tutti i rappresentanti delle firme sindacali sembrano essere d’accordo sul fatto che da parte dell’Abi sia arrivata un’apertura che in precedenza non era stata riscontrata.
In particolare la presidente del Casl di Abi punta l’attenzione sugli aspetti normativi e organizzativi delle banche. Ha infatti sottolineato, tra le altre cose, che l’intenzione degli istituti è quella di tutelare il potere d’acquisto dei bancari.
Trovando un equilibrio tra ciò che concerne il potere d’acquisto e la produttività. In questo modo infatti sarà possibile raggiungere un risultato sostenibile. Senza però mettere da parte quelli che sono gli elementi che sono parte del lavoro in banca e che non possono essere sottovalutati.
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