Beko, trovato un accordo tra parti

di Valentina Cervelli 10 Aprile 2025 10:38

Accordo tra Beko e i sindacati per salvare gli stabilimenti italiani? È questo ciò che ha annunciato il ministro del Made in Italy, Adolfo Urso. Ma è davvero così?

Raggiunto testo preliminare di accordo

Di certo si può affermare con sicurezza che almeno un accordo preliminare sia stato raggiunto. Ciò che ancora manca è la firma che sancisca la chiusura del dossier. Se pensiamo alla situazione di Beko in Italia e agli impianti in difficoltà, non possiamo far altro che sottolineare come dei passi in avanti siano stati effettivamente compiuti.

È però impossibile negare che gli stessi sindacati, al momento, mantengano un profilo molto basso, utilizzando proprio le parole “testo preliminare”. A questo si aggiunge la situazione dello stabilimento di Siena, che sembra essere tra le più critiche. Ricordiamo che il tavolo delle trattative con Beko è stato aperto a seguito dell’annuncio della chiusura degli stabilimenti di Comunanza e Siena e per via dell’esubero di 1.935 lavoratori.

L’accordo raggiunto tra le parti dovrà ora essere sottoposto all’analisi e alla valutazione dei lavoratori. Fonti interne al Ministero hanno sottolineato alla stampa che l’intesa prevederebbe oltre 300 milioni di euro di investimenti, annullando al contempo la chiusura degli stabilimenti.

Un risultato positivo, per molti versi insperato”: così lo ha definito il ministro Urso nel corso di un Question Time alla Camera. “Il frutto di un intenso lavoro durato mesi”, ha aggiunto, “che ha visto la piena collaborazione degli enti locali e dei sindacati, in un contesto internazionale molto difficile”.

Questa ipotesi di accordo, ha evidenziato lo stesso ministro, sarà prima di tutto sottoposta al voto delle assemblee dei lavoratori. In caso di esito positivo, si procederà poi alla sottoscrizione definitiva dell’accordo il prossimo 14 aprile, in occasione del tavolo ministeriale già convocato.

Chiusura del dossier Beko vicina?

Il responsabile del MIMIT ha inoltre sottolineato che l’esecutivo si impegna in prima persona nella salvaguardia dei lavoratori Beko, prevedendo misure di sostegno al reddito per il periodo 2025-2027. Saranno garantiti, in pratica, gli ammortizzatori sociali attivi alla data della firma dell’accordo, oltre a eventuali ulteriori strumenti che potranno essere previsti.

L’accordo prevede l’acquisizione da parte di Invitalia dello stabilimento Beko di Siena, in collaborazione con il Comune, dando così il via a un processo di reindustrializzazione e alla conseguente riduzione degli esuberi. L’obiettivo è quello di gestirli attraverso uscite volontarie e incentivi economici.

Un piano che, sulla carta, sembra funzionare, ma che dovrà essere verificato nei prossimi giorni e, soprattutto, nei prossimi mesi.
Si concluderà davvero così il dossier Beko?