Coronavirus, Ryanair annuncia: possibili 3 mila esuberi
L’emergenza Coronavirus mette in difficoltà anche quelle aziende che fino a questo momento erano state in grado di uscire indenni da diverse tipologie di crisi: la Ryanair ha infatti dichiarato oggi che potrebbero diventare realtà almeno 3 mila esuberi tra le fila dei suoi dipendenti.
Settore in crisi, esuberi alle stelle
Il settore dei trasporti e soprattutto quello dei voli aerei è uno di quelli che più ha risentito della quarantena obbligata in tutto il mondo per evitare un aumento dei contagi ingestibile: sono state cancellate il 95% circa delle tratte previste e se alcune compagnie hanno resistito più di altre è stato dovuto al fatto che si sono “reinventate” offrendo servizio cargo. Ryanair è sempre stata una società capace di sfruttare al meglio le proprie capacità: purtroppo questa volta non è stato sufficiente.
Ryanair lancia il sasso nella giornata dei Lavoratori, ma non ritira la mano e spiega che si potrebbe dover trovare nella necessità di tagliare 3 mila posti di lavoro perché potrebbero volerci “almeno due anni” affinché la domanda dei passeggeri torni alla normalità. I tagli, da quanto si evince, riguarderebbero principalmente piloti e personale di bordo.
Ma non si tratta solo di questo, la compagnia aerea sta infatti valutando anche la possibilità di agire attraverso a riduzioni salariali fino al 20% e la chiusura di una serie di basi in Europa almeno fino a che un traffico normale non sarà recuperato.
Stipendi tagliati e numeri alla mano per Ryanair
La situazione appare più difficile del previsto e annunciando i possibili tagli l’amministratore delegato del gruppo, Michael O’Leary, che già si era ridotto la retribuzione del 50% per aprile e maggio, ha deciso di proseguire su questa linea fino al marzo del 2021, a fine esercizio. Una mossa che probabilmente non gli procurerà il plauso delle persone che sarà costretto a lasciare a casa ma che almeno indica la volontà di fare qualcosa.
Ryanair, tra le altre cose, ha anche annunciato lo stop del 99% dei suoi voli fino a luglio e ha dichiarato di aver avviato negoziati con Boeing per diminuire il numero di consegne di aeromobili previsto per i prossimi 24 mesi dal loro contratto. La motivazione? Il calo dei biglietti venduti. Basti pensare che il numero di passeggeri del primo trimestre è stato inferiore del 99,5% alle previsioni dei 42,4 milioni di passeggeri previsti prima dell’epidemia: si parla infatti di a malapena 150 mila persone.
La compagnia aerea ha previsto che fino a marzo 2021 trasporterà meno di 100 milioni di passeggeri rispetto all’obiettivo originale di 154 milioni. Numeri pesanti che raccontano una crisi ben più nera di quel che si pensava.
Tags: ryanair | ||