Facebook, Wall Street affonda Meta
Gli investitori hanno paura di rimanere vittima di un trend non conveniente.
Wall Street ha affossato Facebook, o meglio Meta: è questo il nome con il quale ora la compagnia di Mark Zuckerberg è conosciuta e il titolo, giovedì sera è stato “bistrattato” a tal punto di perdere il 26,4% . Un calo che si traduce in una perdita di miliardi di dollari per la società che non può essere ignorata.
Brutta caduta per la società
Una vera e propria giornata nera per tutti che ha visto però Meta fare da apripista in tal senso che ha fatto registrare la peggiore perdita di sempre in un solo giorno e che si è portata via una bella quota del valore di mercato della società. Quello che è importante chiedersi, davanti a un accadimento del genere è perché gli investitori hanno deciso di abbandonare il titolo in questo modo. La prima risposta che viene in mente sono le dichiarazioni di Meta di mercoledì scorso dove l’azienda aveva ammesso di avere riscontrato dei problemi nel monitoraggio del comportamento degli utenti dipendente da un cambiamento nella policy di Apple che ovviamente ha coinvolto tutti i suoi dispositivi.
Tutto il ha causato un costo di alcune decine di miliardi di dollari in entrate pubblicitarie mancante per Meta al quale deve essere aggiunto, come altra causa per l’allontanamento di alcuni investitori, il fatto che per la prima volta dalla sua nascita e per un periodo che sta durando circa 3 mesi, Facebook come applicazione, sta perdendo utenti attivi giornalieri mentre quelli mensili sono rimasti costanti dallo scorso ottobre. Certo, è ancora la più utilizzata ma sembra proprio che la pressione di Tik Tok si stia facendo sentire al momento: l’app cinese è infatti in grado di targetizzare i giovani in modo più efficiente rispetto a Facebook.
Meta e la giustificazione del problema
Di certo non ha aiutato il fatto che questo crollo a Wall Street sia arrivato proprio nel momento in cui l’azienda si trova nel pieno del suo prepararsi alla costruzione della nuova direzione del progetto voluta da Zuckerberg, il metaverso. È però importante chiedersi allo stesso tempo se gli investitori che sono fuggiti dal titolo non abbiano esagerato con la loro reazione: a conti fatti si parla di un solo milione di utenti in meno rispetto ai miliardi che lo utilizzano: è un po’ troppo presto per parlare di possibile trend che potrebbe confermarsi nel prossimo bilancio.
Meta ha fatto sapere che i dati economici sovrastimati dagli analisti sono spiegabili con facilità dalla crisi che ha colpito gli inserzionisti, i quali hanno ridotto gli investimenti nella pubblicità online e quindi tramite il social network: qualcosa che dipenderebbe dall’aumento dell’inflazione e dalla crisi che sta colpendo le catene di approvvigionamento.
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