Google a processo negli Stati Uniti
Google sotto processo negli Stati Uniti per monopolio illecito. E non solo. A Big G viene anche contestato il reato di abuso di posizione dominante nella ricerca online.
Problemi in vista per Google
Se dovesse essere riconosciuta colpevole, per l’azienda potrebbero presentarsi conseguenze spiacevoli sul lungo periodo.
Dobbiamo ricordare che l’accusa a Google dal Dipartimento di Giustizia americano è stata notificata nell’ottobre di tre anni fa. Ora Mountain View viene chiamata a difendersi davanti la legge.
Il processo che potrebbe cambiare le sorti della società avverrà presso la corte distrettuale di Washington.
Perché molti sostengono che questo sia un evento storico? Semplice: a seconda di quelli che saranno i risvolti, l’equilibrio del mercato di riferimento dell’azienda potrebbe cambiare. E con esso anche le nostre abitudini legate all’uso del suddetto motore di ricerca.
Il dipartimento di Giustizia americano sostiene che Google abbia dato vita a una strategia contro la concorrenza auto-dichiarandosi custode del web. E per tale ragione stipulando contratti esclusivi con i produttori di smartphone.
Quale tipo di accordo? Semplice, l’uso “di default del suo motore di ricerca generale”, vietando allo stesso tempo le trattative dei propri concorrenti.
Viene portato come esempio il caso eclatante del pagamento di svariati miliardi di dollari, 15 nel solo 2021, ad Apple per assicurarsi che in Safari, Google fosse il motore di ricerca predefinito.
Questo avrebbe assicurato a Google, nei soli Stati Uniti, il 90% delle quote di mercato nel campo della ricerca online.
Concorrenza illecita una delle accuse
Tra le accuse rivolte a Big G vi è anche quella di comportamento monopolistico nella pubblicità in rete. Dobbiamo dire che Mountain View può già contare su una piccola vittoria. Il tribunale ha infatti rigettato le accuse relative al design della piattaforma e al fatto che potessero essere deleterie per Expedia e Yelp.
Google davanti alle accuse ovviamente non sta rimanendo a guardare. Attraverso il suo responsabile legale Kent Walker ha comunicato di essere impegnata al 100% nel dimostrare la legalità dei suoi servizi e del suo comportamento nei confronti della concorrenza.
Secondo Mountain View non vi sarebbe altro che della concorrenza reale. Nessuna esclusione illecita né atti monopolistici colpevoli di un presunto rallentamento dello sviluppo del mercato.
Dobbiamo sottolineare che se Google dovesse essere ritenuta colpevole, l’intenzione del ministero della Giustizia non è quella di dar vita a sanzioni pecuniarie miliardarie, quanto agire in modo tale che la società non si renda più protagonista di pratiche anti-concorrenziali. O che possa stipulare degli accordi, soprattutto nei mercati emergenti, che le diano l’esclusiva.
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