Presto: cosa c’è da sapere sui nuovi voucher
Il Libretto famiglia, sono i nuovi voucher che le persone fisiche avranno a disposizione per pagare le prestazioni di lavoro occasionali come quelle delle baby sitter, delle badanti e dei lavori domestici. Ma la domanda sorge spontanea: il funzionamento è lo stesso?
Questo strumento è operativo da oggi insieme ai Presto ovvero il Contratto di prestazione occasionale utilizzabile da imprese, professionisti e lavoratori autonomi. Il segreto del loro funzionamento e ciò che cambia al fine di evitare gli abusi degli stessi sperimentati in passato è quello della registrazione all’Inps. Essi non possono essere utilizzati dal datore di lavoro che, entro i sei mesi precedenti la prevista prestazione, abbia o abbia avuto un rapporto di lavoro subordinato o di collaborazione coordinata e continuativa con il lavoratore. O ancora quelli che hanno più di cinque lavoratori subordinati assunti con un contratto a tempo indeterminato.
Limiti di utilizzo
Vi sono dei limiti di utilizzo di questi strumenti: ciascun lavoratore, con riferimento alla totalità dei datori di lavoro, può ricevere un compenso massimo annuale di 5.000 euro ed il limite è di 2.500 per un solo datore di lavoro e la prestazione lavorativa in 12 mesi non può superare le 280 ore complessive.
Le prestazioni
Per ciò che concerne le prestazioni di lavoro, per il Libretto Famiglia il compenso minimo stabilito è di 10 euro all’ora (8 euro per compenso a favore del prestatore; 1,65 per la contribuzione IVA alla Gestione separata Inps; 0,25 per il premio assicurativo Inail; 0,10 per gli oneri gestionali). Discorso similare per i Presto il cui compenso giornaliero non può essere inferiore a 36 euro.
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