Stellantis, promesse ai sindacati uno strumento?

di Valentina Cervelli 29 Maggio 2024 16:47

Nel caso di Stellantis le promesse ai sindacati possono essere considerate uno strumento di pressione sul Governo? È interessante il taglio della questione proposto in questo senso da Il Fatto Quotidiano.

Promesse ai sindacati ma pochi fatti

La testata ripercorre infatti quelle che sono state le parole arrivate dall’azienda, principalmente per bocca di Carlo Tavares in merito al futuro dello stabilimento. E dobbiamo sottolineare come, a davvero pochi giorni dalle elezioni europee, quel che sembra stia accadendo è il cedere del Governo alle pressioni di Stellantis.

L’azienda avrebbe si confermato la produzione della 500 ibrida a Mirafiori, ma non avverrà celermente. Tanto quanto l’assemblaggio della Jeep Compass nello stabilimento di Melfi.  È altrettanto necessario far notare come la promessa relativa alla produzione delle due vetture non abbia portato al risultato sperato.

Perché i sindacati hanno considerato il quadro non ancora sufficiente a sanare la situazione. Non dobbiamo dimenticare la cassa integrazione fino all’inizio di giugno di Mirafiori. E di conseguenza per le parti sociali delle vaghe promesse non possono bastare.

E la richiesta di mantenere stabili gli incentivi per le auto elettriche al Governo, in tal senso, lascia il tempo che trova.

Soprattutto perché accompagnata da richieste di spese decisamente rilevanti. Una vita pluriennale dell’ecobonus per ottenere il mantenimento di uno sconto pari a 13 mila euro a vettura è qualcosa ottenibile solo in cambio di altro. E non di una ulteriore richiesta per la messa a terra di infrastrutture di ricarica.

Cosa intende fare Stellantis?

stellantis

Almeno a livello di produzione e occupazionale, Stellantis dovrebbe dare qualche garanzia in più che al momento non esiste. Come l’incastro su carta tra tutte le parti della questione che si vorrebbe ottenere.

Non ci sono garanzie su occupazione e rigenerazione con nuove assunzioni, su ricerca e sviluppo, progettazione e produzione”, ha sottolineato il segretario della Fiom Michele de Palma. E la Uilm non è sembrata essere più calorosa. È stata infatti sottolineata l’assenza di una reale soluzione per tutte quelle situazioni “calde” del dossier Stellantis. Tra tutte basta citare quella legata al rilancio della Maserati.

Data la reazione ottenuta dalle parti sociali è poco probabile che Stellantis riesca a fare davvero pressione sul Governo. Soprattutto perché da parte dell’azienda non sono stati effettivamente fatti passi in avanti. Dando spazio a cassa integrazione e chiusure.  Si potrebbe arrivare addirittura al 2026 prima di veder crescere la produzione negli impianti italiani come necessario.

Insomma, ci si trova in una situazione di stallo di non semplice scioglimento. Come deciderà di muoversi Stellantis?

Commenti
  • Colf e badanti? Devono timbrare il cartellino
    Anche le colf e le badanti devono ora timbrare il cartellino. Secondo una recente sentenza della Corte di Giustizia europea anche per loro è previsto tale obbligo. Cambiamento anche per colf e badanti Più nello specifico parliamo della causa C-531/23 che ha portato a sentenziare il possesso, da parte dei datori di lavoro domestico, di […]
  • Siisl ora è aperta a tutti
    Siisl, piattaforma per trovare lavoro, è finalmente aperta a tutti. Dal 18 dicembre è infatti possibile usufruire dei suoi servigi per trovare una prima o nuova occupazione. Cosa è di preciso Siisl Poco importa che si sia disoccupati dell’ultima ora, si sia giovani in attesa della prima occupazione o si voglia cambiare la propria vita […]
  • Stellantis, soldi dallo Stato?
    Stellantis pronta a ricevere ancora aiuti dallo Stato? E’ una domanda lecita da porsi pensando al post Tavares e a quello che potrebbe accadere. Nuovi soldi per Stellantis? Dobbiamo partire da un presupposto: l’allontanamento di Carlos Tavares peserà sulla situazione dell’azienda. Soprattutto perché questa al momento è tutt’altro che rosea. La cassa integrazione, lo stop […]