Stipendi, cosa accade con la Manovra 2025?

di Valentina Cervelli 30 Dicembre 2024 16:52

Stipendi, cosa cambia con la Manovra 2025? La Legge di Bilancio, ufficialmente approvata porta alcune novità in merito ai pagamenti.

Aumento degli stipendi in Manovra

La ragione sta nel fatto che è stato stabilizzato il taglio del cuneo fiscale, rendendo l’aumento degli stipendi non più provvisorio ma fisso. Ciò che bisogna comprendere e chi potrà avvalersi di questo beneficio. Perché sebbene il governo Meloni abbia essenzialmente puntato molto su questo fattore negli ultimi mesi, per alcuni la situazione era già cambiata.

Per quel che riguarda gli stipendi, a quanto pare, rispetto all’anno che sta finendo saranno in particolare coloro che guadagnano tra i 35 mila e i 40 mila euro a guadagnarci. E per chi presenta un reddito complessivo più basso di 20 mila euro lordi l’aumento di stipendio avverrà direttamente in busta paga.

Chi non sarà contento di ciò che è stato inserito in Manovra in tal senso saranno i lavoratori che, oltre allo stipendio da dipendenti, hanno anche altre entrate. Lo sottolineiamo ancora: per quel che riguarda gli stipendi a cambiare è il meccanismo del taglio del cuneo che, come spiegano gli esperti, non sarà più un taglio del cuneo contributivo.

Fino al 2024 gli aumenti degli stipendi sono occorsi perché chi aveva un reddito più basso di 35 mila era esentato dal versare una parte dei contributi per la pensione che rimaneva in busta paga con lo Stato che compensava la differenza. Dal 2025 cambia tutto e di conseguenza vi sono due gruppi con meccanismi differenti: quindi chi presenta fino a 20 mila euro di reddito e chi è compreso tra i 20 mila e i 40 mila.

I due meccanismi differenti

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Come già spiegato nel primo caso sarà presente un’indennità automatica inserita direttamente in busta paga mentre nel secondo caso una detrazione Irpef decrescente. E si terrà conto non solo delle entrate legate agli stipendi, ma del reddito complessivo. E quindi anche quello di eventuali lavori autonomi e l’affitto di un’abitazione. Ecco, quindi, che con un reddito sotto gli 8.500 euro avrà il 7,1% che scende al 5,3% in caso di reddito tra gli 8.500 e i 15mila e che cala ancora al 4,8% tra i 15 mila e i 20 mila euro.

Nel secondo caso vi sarà una detrazione di mille euro per chi ha un reddito tra i 20 mila e i 32 mila euro,
che scenderà sempre di più fino a essere pari a zero per chi guadagnerà 40 mila euro. Detto ciò chi guadagnerà davvero da questo nuovo taglio del cuneo e chi guadagna tra i 35 mila e i 40 mila euro. Perché prima non aveva assolutamente diritto a una detrazione.

Con un ulteriore distinguo: essendo coinvolte anche le altre fonti di reddito, chi prima poteva usufruire di del taglio del cuneo fiscale potrebbe non averne più diritto.

Tags: lavoro
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