Tim, Labriola: vendita rete avrà effetto domino
Con la rete Tim Pietro Labriola non si sbilancia, rimandando al prossimo consiglio di amministrazione del 24 Febbraio. Ma non nasconde che in particolare per la cessione di Netco vi sia molta attenzione.
In attesa del prossimo cda di Tim
L’amministratore delegato di Tim ha sottolineato che nessun commento verrà fatto fino al prossimo cda. Sarà in quel momento, infatti, che gli amministratori si riuniranno per valutare la questione e definire il da farsi in base all’offerta. È questo ciò che è emerso dalla conference call con gli analisti a proposito di risultati preconsuntivi del 2022 e del piano industriale per il prossimo triennio.
Ovviamente con quelle parole ha voluto accennare all’offerta non vincolante presentata da KKR per Netco. Da quel che si evince da indiscrezioni stampa anche Cassa depositi e prestiti, il secondo maggior socio di tim, starebbe studiando un’offerta insieme al fondo Macquire.
Ma su una cosa è stato tassativo: la vendita della rete porterà ha un effetto domino all’interno del settore delle telecomunicazioni. Questo perché, è evidente, dopo sarà più difficile partecipare a un consolidamento di mercato. Labriola ha spiegato che per Tim la priorità è quella di suddividere l’azienda in diverse unità business per far si che gli azionisti possano cogliere maggiori occasioni di crescita.
E per quel che riguarda acquisizione e fusione vengono considerate tutte le possibilità. Questo significa che potrebbe non trattarsi di una vendita ma di opportunità capaci di creare valore per gli azionisti di Tim.
L’andamento aziendale porta l’amministratore delegato a sottolineare come Tim sia da considerare oggi più credibile rispetto a un anno fa in quanto a possibilità di crescita. Fattore rappresentato anche dal successo del collocamento del bond di gennaio 2023, pari due volte e mezza l’offerta. Questo significa, secondo il manager, che il mercato sta iniziando a credere all’azienda e a quello che vuole fare.
Va detto che per quanto riguarda la rete, al momento Tim sta lavorando sulla migrazione dal rame alla fibra. La società al momento è quella che possiede la quota più alta di mercato FTtH.
Diverse opzioni al vaglio
A quanto pare l’azienda sarebbe anche valutando opzioni da mettere in atto per ridurre la leva finanziaria e affrontare un potenziale consolidamento del mercato. Non si può fare a meno di pensare a delle operazioni straordinarie e non solo per smantellare il debito. Si parla proprio di strategia per il futuro e di conseguenza l’ex monopolista delle telecomunicazioni deve muoversi per migliorare le condizioni dell’indebitamento.
Insomma Tim sembra avere le idee chiare, almeno per il momento. Non resterà che attendere il prossimo consiglio di amministrazione per capire come ci si regolerà a proposito della rete.
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