Tredicesima, possibile detassazione?

di Valentina Cervelli 8 Ottobre 2025 15:56

Tredicesima detassata? Con l’avvicinarsi della Manovra 2026 è tornata prepotentemente questa idea. Ovviamente da inserire tra le proposte di riforma fiscale.

Tredicesima senza tasse in manovra?

L’obiettivo dichiarato è rendere più leggera la pressione fiscale sui lavoratori, soprattutto nel periodo natalizio, stimolando anche i consumi e favorendo un maggior benessere nel ceto medio.

Attualmente la tredicesima mensilità che i lavoratori dipendenti e i pensionati percepiscono a dicembre come mensilità aggiuntiva, è soggetta alle stesse aliquote Irpef degli stipendi ordinari, oltre ai contributi previdenziali a carico del lavoratore. Non gode delle detrazioni per lavoro dipendente, che invece vengono “spalmate” nei dodici mesi ordinari. Questo sistema fa sì che la tredicesima venga spesso “colpita” da una tassazione piuttosto elevata, soprattutto per chi si trova negli scaglioni di reddito medio-alti.

Secondo alcune indiscrezioni, la proposta in esame per il 2026 prevede due strade possibili. Una opzione consiste nell’esenzione completa della tredicesima dall’imposta Irpef, lasciando applicabili solo i contributi previdenziali. In questo modo, il lavoratore non pagherebbe l’imposta sul reddito su quella mensilità aggiuntiva, aumentando l’importo netto percepito.

L’altra ipotesi è l’introduzione di un’imposta sostitutiva agevolata, magari del 10%  al posto dell’aliquota Irpef ordinaria, ricalcando il modello adottato per i premi di produttività. Tale opzione sarebbe meno impattante sui conti statali ma comunque vantaggiosa per il contribuente.

Dove trovare le coperture finanziarie?

Naturalmente, per rendere realizzabile una misura di questo tipo occorrerebbero coperture finanziarie rilevanti. La tredicesima, infatti, rappresenta un insieme di somme che insieme vale circa 59,3 miliardi nel suo complesso e genera attualmente un gettito fiscale stimato in circa 14,5 miliardi.

Togliere o alleggerire quella fetta di imposta significa compensare quel mancato introito con altre risorse: tagli ad altre spese, nuove entrate fiscali, oppure una revisione complessiva del sistema delle imposte sul reddito.

Allo stesso tempo, l’ipotesi della detassazione viene spesso abbinata alla riforma degli scaglioni Irpef. In particolare si sta valutando di ridurre di due punti l’aliquota intermedia, passando dal 35% al 33% per i redditi compresi tra 28.000 e 50.000 euro.

Da un punto di vista pratico, se la detassazione della tredicesima diventasse legge, a dicembre milioni di lavoratori vedrebbero una gratifica natalizia più ricca.  E chi oggi subisce trattenute Irpef importanti potrebbe recuperare parte di quel che paga. Per le famiglie, in un momento dell’anno in cui molte spese si concentrano, il beneficio sarebbe duplice. Quale? Maggiore liquidità e stimolo ai consumi. Ovviamente, resta da vedere in che forma e con quali condizioni sarà presentata la norma in Parlamento.

Voi credete che qualcosa del genere possa essere possibile?