Alitalia, incontro decisivo con i sindacati
La situazione di Alitalia continua a essere una delle più ingarbugliate nelle quali il governo italiano si sia trovato negli ultimi due anni: sembra quasi essere impossibile trovare una soluzione adeguata ad accontentare tutti: oggi si terrà l’ennesimo incontro con i sindacati, al fine di trovare una quadra.
Incontro con i sindacati basilare per i lavoratori
Ancora una volta i tempi si fanno stretti e l’appuntamento di oggi tra il commissario straordinario Giuseppe Leogrande e i sindacati dei lavoratori, di certo, marcherà una linea importante dalla quale partire per iniziare a risolvere tutte le criticità lasciate in sospeso. Il commissario dovrà oggi comunicare quelli che saranno i passi che verranno intrapresi per poter salvare la compagnia. Tra i temi più scottanti e quasi sicuramente tra i primi ad essere affrontati vi sarà quello degli stipendi: se non arriverà il via libera dell’Unione Europea all’ultima parte dei Ristori covid, il pagamento del 27 febbraio rischia di saltare, lasciando migliaia di persone senza sostegno.
E se il presente bussa alla porta con il suo problema, anche il futuro non è da meno: cosa accadrà ai 11.500 dipendenti della compagnia di volo? Sul tavolo delle trattative si parla soprattutto del futuro del vettore e del piano cessione degli asset che Giuseppe leogrande starebbe mettendo a punto in questi giorni. Un tema importante che diventa in questo caso centrale per parlare della sopravvivenza dell’azienda
Quali ipotesi al vaglio del commissario per Alitalia
Le ipotesi in tal senso rimangono diverse e di varia tipologia: quella più probabile riguarda il conferimento delle attività di volo al Ministero dell’Economia e a un soggetto terzo al quale dovrà seguire poi il potenziale ingresso di Ita all’interno della Star Alliance guidata da Lufthansa.
Altra possibilità è quella di una vendita a Ita, trasferendo poi asset e lavoratori o ancora un bando per la cessione degli asset senza alcun vincolo. Il vero problema sta però nella necessità di eseguire tutte queste modifiche riuscendo ad avere il via libera dell’Unione Europea, riuscendo a mettere in campo una vera e propria discontinuità tra le due aziende, Alitalia e Ita, in merito alla vendita.
A rimanere tema centrale in questa situazione rimangono gli aiuti stanziati dal governo Conte per ciò che riguarda il salvataggio di Alitalia attraverso un rilancio solido: non bisogna dimenticare che sono ancora in ballo tre miliardi di euro stanziati proprio per dare nuova linfa alla linea aerea. La pandemia di coronavirus ha però rallentato la crescita del fatturato a causa del crollo dei passeggeri: un fattore che potrebbe portare il nuovo governo Draghi a scegliere in maniera differente per l’ex compagnia di bandiera italiana, al punto di voler ripensare all’aiuto economico da sostenere.
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