Amazon Italia alza stipendio ai lavoratori della logistica
Amazon ha aumentato lo stipendio dei suoi lavoratori addetti alla logistica: un aumento dell’8% che sarà attivo dalla retribuzione di ottobre. Un gesto che conferma, secondo quanto fatto sapere dalla stessa azienda, l’approccio onesto della stessa al lavoro e al supporto dei propri operatori.
Aumento di stipendio importante per i lavoratori
Quando si parla di Amazon e delle condizioni di lavoro dei dipendenti ci si trova spesso davanti a campane “contrastanti“: da una parte viene sottolineato come la retribuzione e i benefit, anche nel momento più difficile della pandemia di coronavirus, non siano mai mancati tanto quanto il supporto agli operatori che ne hanno avuto bisogno in via maggiore, mentre dall’altra si è sempre denunciato il ritmo davvero pesante con la quale i lavoratori operano all’interno degli stabilimenti, costretti a rispettare turni spesso gravosi.
L’aumento della retribuzione è previsto per i dipendenti che lavorano nella filiera della logistica nel nostro paese e lo stipendio passerà da 1.550 euro lordi al mese a 1.680 euro lordi: sembra poco è ma è considerabile oggettivamente come una svolta che lascerà il segno, dato che l’aumento in busta paga per questi lavoratori è più alto anche di quelli che sono gli standard richiesti dal Contratto nazionale del trasporto e della logistica. Commentando la notizia, il vice presidente per le operazioni Amazon in Europa Stefano Perego ha spiegato:
Lavoriamo da sempre per essere l’azienda più orientata al cliente del mondo, ma non solo. Vogliamo anche essere il miglior datore di lavoro e il posto più sicuro in cui lavorare.
Non bisogna dimenticare che l’Italia ha sempre rappresentato un ottimo mercato per Amazon fin da quando la stessa è sbarcata in Italia nel 2010: i suoi sei miliardi di euro investiti hanno portato alla creazione di circa 12.500 posti di lavoro a tempo indeterminato suddivisi nei vari centri sparsi per tutto il territorio, attualmente oltre cinquanta.
Lavori creati da Amazon nel corso degli anni
Solo quest’anno si sono aggiunti a pieno regime di attività i centri di distribuzione di Novara e di Cividate al Piano (Bergamo), ai quali seguirà ben presto anche il centro di smistamento di Spilamberto (Modena). E gli investimenti non si fermano qui: basti pensare che Amazon ha poi annunciato anche l’apertura nel 2022 del suo primo centro di distribuzione in Abruzzo. In questa occasione verranno creati circa mille nuovi contratti di lavoro a tempo indeterminato entro tre anni.
L’azienda si è mossa anche per aumentare la sua presenza “amministrativa“: nel 2013 ha inaugurato il Customer Service di Cagliari e maggiorato la sua sede centrale corporate a Milano. A Torino è presente con un centro di sviluppo per Alexa, l’assistente vocale. Mentre la maggior parte delle multinazionali lascia l’Italia creando disagio al tessuto sociale, Amazon agisce in controtendenza.
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