BCE, peggiorano gli indici PMI
La BCE non ha peli sulla lingua: stanno peggiorando sia gli indici PMI che quelli del credito. E queste non sono situazioni che fanno bene alla nostra economia o al nostro comparto lavorativo.
Cosa deve fare la BCE ora?
Cosa significa questo andamento? Molto probabilmente si avvicina anche per l’Eurozona il rischio di una concreta recessione. E di conseguenza di una stretta monetaria eccessiva proprio da parte della banca centrale. Giovedì 26 ottobre ci sarà la riunione del Consiglio direttivo a Francoforte e in molti si aspettano che avvenga una pausa per quel che riguarda i tassi.
Ma non è da dare per scontato. Vi è invece necessità di muoversi con molta cautela per quel che concerne la riduzione del bilancio e i reinvestimenti del Pepp anche se teoricamente non dovrebbero esservi novità in tal senso.
C’è chi si sta chiedendo ora, davanti ai dati in mano alla BCE attualmente, se l’ultimo rialzo di 25 punti base di settembre sia stato un errore. C’è chi chiama in causa una simile mossa attuata nel 2011. A settembre la BCE aveva deciso per un ulteriore rialzo in base ai dati relativi alla caduta economica e al calo dell’inflazione.
Non possiamo però far finta di non notare che l’ipotesi recessione più vicina abbia reso più debole l’euro e abbia causato un calo tassi dei titoli di Stato europei. Le agenzie specializzate sottolineano quanto gli standard creditizi delle banche siano diventati più aspri in modo più serrato rispetto a quello che era stato previsto dagli stessi istituti.
Difficile anche la situazione del credito
La situazione non è difficile solo per quel che concerne i mutui, ma anche per qualsiasi altro tipo di credito. Ed è quello rivolto alle aziende che sembra spaventare di più, dato che le banche presentano una minore tolleranza per il rischio e una minore liquidità.
Il mercato del credito è molto rallentato non essendovi più le giuste condizioni per famiglie e imprese di chiedere liquidità. È come un cane che si morde la coda ma che lo fa più forte di quanto lo stesso cane pensasse.
Parliamo di condizioni che si sono inasprite anche per via della riduzione del bilancio della BCE. Secondo gli esperti sono queste le diverse ragioni per le quali si rischierebbe di far peggio se si accelerasse il quantitative tightening fermando il reinvestimento dei titoli scaduti del Pepp.
Insomma, la situazione è tutt’altro che rosea. La BCE sarà costretta a prendere una decisione molto difficile, cercando di bilanciare tutte le variabili messe in campo dai mercati. L’economia sta frenando e il calo della produzione del settore privato sta ai suoi massimi da 10 anni. C’è bisogno di agire e di farlo nel miglior modo possibile.
Tags: bce | ||