Bollette, come pagare meno
Capire come pagare meno le bollette è basilare con i tempi che corrono. Meglio far partire una corsa contro gli sprechi, che spendere tutti i propri fondi nel cercare di mantenere attivi dei servizi basilari.
Come risparmiare sulle bollette
Quando parliamo di bollette in questo periodo pensiamo principalmente a quella dell’elettricità e a quella del gas. Sono queste due quelle che impegnano maggiormente il nostro portafogli, gettandoci in crisi con i loro aumenti. Risparmiare non è difficile se ci mettiamo d’impegno nel combattere gli sprechi. Soprattutto modulando l’uso di specifici elettrodomestici.
Come farlo? La prima cosa è capire qual è la fascia oraria nella quale consumiamo di più e, in base a questa risposta, abituarci a eseguire determinate faccende nel momento in cui ci costa di meno. È importante, tra le altre cose, utilizzare gli elettrodomestici come lavastoviglie e lavatrice solo a pieno carico. È inutile far partire dei programmi con dispositivi praticamente vuoti: sprecherebbero solo corrente.
Per pagare meno bollette può essere utile anche sbrinare regolarmente il frigo e il freezer, che se non sovraccaricati funzionano meglio spendendo meno energia. Spegniamo i dispositivi che abbiamo in standby e stacchiamo sempre le prese degli alimentatori. Avendo cura, tra le altre cose, di fare lo stesso con le lampadine nelle stanze.
Parlando di bollette, per quel che riguarda quella del gas si potrebbe risparmiare utilizzando la pompa di calore al posto delle caldaie a gas. Insomma, puntare su scelte sostenibili che di solito corrispondono essere le scelte migliori vuoi anche per il portafoglio.
Le principali fasce orarie da considerare
Tornando a parlare di fasce orarie, sottolineiamo nuovamente l’importanza di scegliere quella nella quale i consumi vengono a costarci di meno. Alcuni dispositivi mettono a disposizione del loro fruitore degli strumenti per capire quale sia l’orario migliore.
Generalmente vengono identificati quattro orari. Quello normale dove si può consumare energia liberamente perché la disponibilità è comunque superiore al consumo atteso. Nel corso dell’orario sensibile è consigliabile risparmiare, dato che il consumo atteso è minore della energia che si ha a disposizione insieme all’import di energia previsto.
Nel corso dell’orario potenzialmente critico sarebbe necessario ridurre i consumi non indispensabili. Questo perché la previsione dell’import più la disponibilità della produzione italiana sono in linea con il consumo atteso di energia.
Infine si ha l’orario critico: al suo interno sarebbe necessario evitare qualsiasi consumo perché la produzione di energia è inferiore al consumo atteso anche quando sommata alle previsioni di import.
Va da sé che, se si vogliono evitare possibili distacchi, dobbiamo impegnarci tutti quanti in un risparmio di energia. E non solo per il bene delle nostre bollette.
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