BP licenzia oltre 7 mila dipendenti con intelligenza artificiale

di Valentina Cervelli 17 Gennaio 2025 14:53

BP, una delle più note compagnie petrolifere inglesi, licenzierà ben presto oltre 7000 persone a causa degli adeguamenti necessari dettati dalla decarbonizzazione.

BP e la necessità di risparmiare due miliardi di dollari

Nel caso specifico, in poche parole, una delle “Sette sorelle” taglierà più del 5% della sua forza lavoro a tempo pieno per sostenere il passaggio a una economia e produzione più green. Si tratta di uno degli obiettivi parte del piano di BP per la riduzione dei costi, annunciato dall’amministratore delegato Murray Auchincloss per un totale di due miliardi di dollari.

La transizione energetica, in alcuni settori, piuttosto che far spazio a nuove posizioni rischia di mandare a casa un numero importante di persone.  Nel caso specifico si parla di 7700 unità che verranno selezionate con l’intelligenza artificiale.

Parlando di questa tecnologia all’interno del mercato occupazionale si è sempre affrontato il discorso mettendo al centro quali sarebbero stati le carriere a rischio per via dell’introduzione della stessa. In questo caso il discorso è differente: si parla dell’uso dell’intelligenza artificiale per scegliere chi licenziare.

Il calcolo della produttività e della convenienza non verrà eseguito dall’essere umano ma sarà affidato a una macchina. BP è impegnata, al pari di altre realtà del suo genere, ad affrontare ciò che la transizione energetica richiede.

In questo caso si parla di un’economia che punta a basse emissioni di anidride carbonica. Una condizione che sta portando una delle realtà più importanti di questo mercato a dover operare tagli di un certo livello.

L’amministratore delegato, che a causa di un problema di salute ha dovuto rimandare recenti incontri con gli investitori, in una nota che ha sottolineato che a livello globale saranno 4700 i dipendenti che verranno licenziati, insieme a 3000 appaltatori.

Intelligenza artificiale chiamata a fare i “calcoli”

Per dare un’idea di quanto grande sia come realtà questo colosso inglese, dobbiamo sottolineare che in tutto il mondo può contare su una forza lavoro a tempo pieno pari a 90.000 unità. I due miliardi di risparmio dalla giungere, cagione di questi esuberi, rappresentano una soglia stabilita dall’amministratore delegato nel 2024. Lo scorso anno Murray Auchincloss ha sostituito Bernard Looney, l’amministratore delegato che si era reso protagonista del taglio totale dei ponti con la Russia. E quindi dello scioglimento del contratto con Rosneft.

I miliardi persi in quell’occasione, seppur derivanti da una scelta etica praticamente irrinunciabile, hanno messo a dura prova l’azienda. Anche se in realtà le dimissioni dell’ex amministratore delegato sono avvenute poi all’improvviso per relazioni inappropriate con i dipendenti. L’attuale è parte di questa realtà dal 1998, quando BP si è fusa con Amoco.

I licenziamenti come già anticipato, sono stati decisi grazie all’intelligenza artificiale. Ciò che è possibile immaginare è che alcuni posti di lavoro che salteranno saranno legate alle acquisizioni eseguite dalla società.

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