Carige, obiettivo CCB fusione entro tre anni

Un'unione che metterebbe tutti d'accordo e rafforzerebbe entrambe le parti.

di Valentina Cervelli 2 Agosto 2019 12:39

Il processo di salvataggio di Banca Carige sembra essersi bloccato e procedere spedito: quel che è emerso nelle ultime ore è che l’obiettivo finale sia la fusione di Cassa Centrale Banca con l’istituto genovese nell’arco dei prossimi due o tre anni.

Fusione CCB con Banca Carige: ecco perché

Su questo punto Cassa Centrale Banca è stata chiara, quello che si vuole ottenere è la fusione con Banca Carige: e non si tratta assolutamente di un capriccio condizionato dalla volontà di intervento. Come sostengono diversi analisti alla base vi è una forte “logica industriale” che rende il salvataggio di Carige da parte di CCB conveniente e importante sul lungo termine proprio in previsione dell’unione dei due istituti. In questo modo le banche potranno sia godere di importanti vantaggi fiscali che mettere a frutto quelle che sono le loro sinergie per ottenere un guadagno più ampio.

L’entrare all’interno dell’istituto genovese in questo momento è per Cassa Centrale Banca il giro di boa di un percorso di miglioramento che l’ha vista divenire capogruppo di un Gruppo bancario con un certo peso e dotato di una patrimonializzazione molto forte. Non va dimenticato che CCB ha affrontato un importante aumento di capitale per raggiungere i requisiti necessari (un miliardo di capitale, N.d.R.) per acquisire il suo status secondo le regole del credito cooperativo.

Perché a CCB conviene acquisire Banca Carige

ccb salva banca carige

Perché a CCB conviene acquisire Banca Carige?E’ presto detto: perché sfruttandone la presenza territoriale e le sinergie informatiche potrà non solo stabilire la sua presenza in zone nelle quali non è presente ma trasformare se stessa in una banca commerciale con oneri molto più bassi ed investimenti migliori rispetto a quello che sarebbe accaduto in un percorso “solitario” visto che in fin dei conti è sempre stata una banca di secondo livello all’interno di un sistema cooperativo. Insomma, i vantaggi non mancherebbero assolutamente, soprattutto se si pensa che attraverso la fusione potranno emergere vantaggi fiscali grazie alle Dta per circa 500 milioni che entreranno a far parte direttamente del patrimonio netto.

Ricordiamo che il salvataggio di Banca Carige prevede un aumento di 700 milioni, di cui 65 milioni messi proprio da Cassa Centrale Banca che nell’operazione possiede un’opzione call entro il 2021 per comprare le quote del Fitd, Fondo interbancario di tutela dei depositi oltre alla conversione del bond da 313 milioni, fattore che porterebbe CCB ad ottenere iul controllo di carige per “soli” 380 milioni. Una mossa senza dubbio molto conveniente.

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