Coronavirus scomparirà in estate?
Il coronavirus scomparirà in estate? Tutta l’Italia è alla ricerca e nell’attesa di una normalità che si spera non tardi ad arrivare, ma secondo la virologa Ilaria Capua, il virus continuerà a farci compagnia a lungo.
Coronavirus non scomparirà in estate
La ricercatrice, direttrice dell’One Health Center of Excellence dell’Università della Florida ha sostenuto che ci sono “zero possibilità” che il virus scompaia con l’arrivo dell’estate. E ha fatto l’esempio, nel corso di una diretta Instagram con il sindaco di Firenze Dario Nardella, della Sars: in quel caso il virus è sparito nel periodo estivo ma non per il caldo, bensì per il contenimento che è avvenuto dello stesso. Ciò che in poche parole stiamo facendo con la quarantena e il distanziamento sociale.
Non è un caso che in molti ora parlino di “fase 2“, quella della convivenza con il virus. La Cina, che ha affrontato questa sfida prima di noi sta riaprendo le attività e tornando alla normalità, inserendo però nelle proprie abitudini e comportamenti delle tecniche di protezione che dovranno essere rispettate fino all’arrivo di un vaccino o di una terapia efficace. La virologa Capua ha offerto anche una chiave di lettura importante per comprendere il perché la pandemia di Covid-19 abbia fatto tanto danno:
La pandemia spagnola ci ha messo due anni a fare il giro del mondo perché è ‘andatà a piedi, con le navi. [Il coronavirus] non è un virus super resistente, anzi è fragile, ma si trasmette con grande facilità. Questo è un fenomeno di portata epocale. Siamo di fronte a una emergenza sanitaria, ma non è un tunnel senza fine. Ne usciremo.
Come impatta l’emergenza sul mondo del lavoro
La grande speranza di una sparizione del virus con l’arrivo dell’estate è legata molto anche al mondo del lavoro e alla necessità di sopravvivenza dei lavoratori e delle proprie famiglie. Man mano la curva dei contagi sta scendendo e si sta presentando, con le dovute precauzioni, la necessità di riaprire parte delle attività. Questo comporta però anche la necessità di porsi delle domande. Arriva il caldo e le aziende avranno necessità di far funzionare ancor più di prima i condizionatori e i sistemi di areazione: dispositivi che non si può escludere possano favorire il propagarsi del Coronavirus.
Cosa comporta questo? Ovviamente che in caso di riapertura vengano prese misure straordinarie di prevenzione e che i lavoratori indossino sempre mascherine adatte. Una ripresa delle attività può infatti avvenire solo con la messa in atto di comportamenti utili e di protezione.
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