Dazi, Cina chiede aiuto alla Germania
In materia di dazi, la Cina ha chiesto aiuto alla Germania. È successo nel corso di un incontro bilaterale tra Olaf Scholz e Xi Jinping, a margine del G20 tenutosi a Rio de Janeiro
I dazi europei e le conseguenze
Non è una novità che per quel che concerne l’automotive e più precisamente il settore delle auto elettriche l’Europa abbia deciso per i dazi in merito all’esportazione orientale nei nostri paesi. Durante l’incontro il leader cinese ha chiesto al cancelliere tedesco di divenire un mediatore tra Unione europea e Cina sul tema.
Sottolineando allo stesso tempo la disponibilità cinese nella collaborazione attiva con la Germania per il rafforzo della partnership strategica globale tra i due Stati. E con l’Europa.
Il settore dell’automotive è stato uno di quelli maggiormente colpiti nel corso della pandemia di coronavirus. E le conseguenze stanno avendo ancora un forte impatto all’interno dell’intero mercato. Sono diverse le realtà come Volkswagen e Stellantis che si trovano ad avere a che fare con periodi di crisi più o meno gravi.
Le conseguenze dei dazi potrebbero in qualche modo spingere i compratori verso le auto europee, se quelle cinesi dovessero costare di più. Di certo si tratta di un problema per la Cina e, in virtù degli accordi presenti, anche per la Germania.
È quindi per tale ragione che la Cina spera che la Germania possa collaborare in tal senso. Tornando indietro nel tempo, dobbiamo sottolineare che a ottobre, quando la Commissione europea ha annunciato l’introduzione dei dazi sull’importazione di auto elettriche cinesi, Pechino ha risposto con ulteriori misure restrittive. E questo ha rappresentato il via di una nuova fase di dialogo tra la Cina e l’Unione Europea.
Dialogo tra le parti per trovare una soluzione
Un percorso che entrambe le parti sperano possa portare a un accordo sui prezzi di importazione. Tra le ipotesi prese in considerazione vi è quella di fissare un prezzo d’importazione per le auto elettriche cinesi. E l’adozione di strumenti specifici per assicurare il rispetto di questo impegno.
Le autorità cinesi hanno fiducia nella Germania come mediatore, dato che Berlino era tra coloro che si sono opposti all’aumento dei dazi sulle auto orientali. Dobbiamo inoltre tenere da conto del fatto che lo scorso anno l’export di auto dalla Germania verso la Cina è stato tre volte quello delle importazioni dal paese di Xi Jinping.
E non è un caso che uno dei maggiori oppositori della decisione europea sia stata proprio Volkswagen. La quale per ridurre i costi aveva preso la decisione strategica di trasferire competenze e il know how in Cina. Quel che è certo è che il dialogo ha continuato a perdurare tra le due parti e che l’obiettivo è quello di riuscire a trovare un accordo per eliminare o ridurre in maniera significativa i dazi per tutti.
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