Intesa Sanpaolo-Ubi: parte oggi procedura sancita da accordo
E’ un giorno importante per Intesa Sanpaolo e Ubi Banca: parte oggi infatti, in modo ufficiale la procedura sindacale che porterà la banca di Carlo Messina a raggiungere una corretta distribuzione del personale in seguito alla cessione di alcuni sportelli di Bper e della banca bergamasca.
Un accordo volto a salvaguardare l’occupazione
E’ importante sottolineare come la riorganizzazione del personale degli istituti coinvolti direttamente o indirettamente dall’acquisizione condotta da Intesa Sanpaolo fosse uno dei punti chiave dell’accordo di fusione tra le due banche e di come tutte le figure professionali appartenenti alle diverse filiali verranno coinvolte. Indiscrezioni stampa hanno reso noto che per discutere delle modalità, sia i dipendenti di Ubi Banca che resteranno in Intesa Sanpaolo, tanto quelli che diverranno parte del circuito di Bper, vedranno recapitarsi un invito di partecipazione a un incontro digitale che si svolgerà nel corso della prossima settimana.
Passato questo step verranno programmati colloqui individuali con le strutture di rappresentanza dei diversi gruppi. La procedura dovrebbe concludersi definitivamente intorno a febbraio. Al fine di gestire la transizione dei lavoratori in modo adeguato è stato sottoscritto anche un ulteriore accordo integrativo per completare la complessiva definizione delle filiali e delle risorse coinvolte. Ciò che appare certo al momento è che in base alla quadra trovata da Intesa Sanpaolo e dai sindacati, le uscite necessarie da svolgere in seguito all’integrazione di Ubi Banca verranno gestite con i naturali pensionamenti e una serie di prepensionamenti da gestire su base volontaria, dal 2021 al 2023. Entro il 2023 avverranno anche tutte le assunzioni programmate.
Le ragioni dietro l’approccio di Intesa Sanpaolo
Perché Intesa Sanpaolo ha deciso per un approccio simile, di accordo con i sindacati? E’ presto detto: si è voluto tentare di evitare in anticipo tutte le potenziali problematiche che sarebbero potute scaturire nel corso del passaggio dei lavoratori. Uno degli obiettivi dell’accordo tra le parti è infatti quello di rendere più agevole il ricambio generazionale tra i lavoratori, tenendo conto che le uscite previste sono 5 mila e le assunzioni 2500, previste con contratti solidi per i giovani che verranno assunti.
Secondo gli accordi il Fondo di solidarietà pagato da Intesa Sanpaolo dovrebbe garantire circa tre anni di prepensionamento a chi vorrà beneficiarne. Per ciò che concerne le assunzioni, verranno favoriti coloro provenienti dalle province di insediamento storico di Ubi come Bergamo, Brescia, Cuneo e Pavia e il Sud Italia. Ha sottolineato Carlo Messina, Ceo di Intesa:
L’accordo siglato dopo un negoziato rapido ed efficace, permette di raggiungere un risultato basato, per entrambe le parti, sulla volontà di tutelare l’occupazione, di favorire lo sviluppo professionale delle persone, di rispettarne le aspirazioni. I nuovi ingressi potranno sostenere la crescita del gruppo e le sue nuove attività. Presteremo attenzione particolare al sostegno alle nostre reti territoriali e alle zone svantaggiate del paese.
Tags: intesa sanpaolo · ubi banca | ||