Morti sul lavoro, non si fa abbastanza

di Valentina Cervelli 14 Dicembre 2023 16:48

Per le morti sul lavoro non si fa abbastanza. È un concetto che deve essere ripetuto, soprattutto quando ogni giorno ci arrivano di decessi che avrebbero potuto essere evitati.

Combattere attivamente le morti sul lavoro

È molto facile commentare dopo che qualcosa accade, esprimendo vicinanza alle famiglie. In realtà servirebbe un intervento ben preciso che obbligasse qualsiasi datore di lavoro e azienda a seguire determinate procedure. E nel caso gli incidenti avvenissero per il mancato eseguire di istruzioni ben presenti, agire affinché gli stessi lavoratori si comportino in modo adeguato per il loro bene.

Fa rabbia quando le morti sul lavoro dipendono da mancanza di sicurezza e dispositivi. Esistono degli strumenti che possono fare davvero la differenza e che non vengono sfruttati in maniera adeguata.

Eppure non si parla quasi mai di promuovere campagne che spingano al loro utilizzo. E ancor più difficilmente si intima a chi di dovere di mettersi immediatamente in pari con le disposizioni di legge pena la chiusura dell’attività.

Quel che manca è un deterrente che porti al rispetto delle norme di sicurezza da parte di tutti. Ed è questo in parte che consente a una tragedia come quella rappresentata dalle morti sul lavoro di poter continuare a esistere quasi del tutto indisturbata. Il problema è che questo si traduce in decessi che potrebbero essere evitati.

Puntare sulla sicurezza sempre

Abbiamo diversi esempi di come un comportamento diverso da entrambe le parti avrebbe potuto portare risultati differenti. Va capito che il rispetto delle norme di sicurezza consente alle persone di sopravvivere anche nel momento in cui conducono dei lavori pericolosi.

Il rispetto delle procedure è vitale. Si rischia infatti di morire semplicemente per tentare di fare prima e guadagnare di più. E questo è valido sia per quel che concerne il settore dei trasporti, tanto quello edile che quello della manutenzione. Ma è applicabile anche in ambito sanitario dove la mancanza di presidi in alcuni casi può portare a gravi problematiche.

Quello delle morti sul lavoro è un problema di tipo sociale. Una criticità che deve essere combattuta da tutte le parti coinvolte. E che dovrebbe vedere la politica impegnata nella risoluzione del problema alla base e non nella ricerca di palliativi emotivi del momento in cui la tragedia si è consumata. Perché è facile aprire un’indagine e far sì che vengano trovati i colpevoli. Ma nessuno darà la vita nuovamente a chi l’ha persa lavorando. E accade a ogni età. Non è decisamente meglio prevenire e far sì che queste morti sul lavoro non accadano più?

Tags: lavoro
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