JP Morgan decide di dire basta allo smart working. Richiamando in ufficio tutti i suoi dipendenti 5 giorni su 5. Si tratterà di una scelta giusta quella presa dal colosso bancario?

Niente più smart working per il colosso bancario

Tutti quanti noi, quando pensiamo allo smart working, principalmente pensiamo alla pandemia di COVID-19 e a come il mondo del lavoro si sia dovuto adattare a una sfida importante. Pian piano è entrato nel nostro immaginario come una forma alternativa di occupazione, talvolta preferibile alla settimana di lavoro completa passata in ufficio.

JP Morgan, come raccontato dall’agenzia di stampa Bloomberg, ha deciso da questo punto di vista di fare un passo indietro. L’annuncio della fine dello smart working dovrebbe arrivare nelle prossime settimane. In poche parole l’istituto di credito ha deciso di cambiare rotta rispetto alla flessibilità sfruttata in questi ultimi anni.

Ancor prima di verificare le motivazioni alla base di questa decisione, dobbiamo ricordare che negli ultimi anni quella che era diventata un’esigenza si è spesso trasformata in una risorsa. Sono state molte le realtà a voler mantenere lo smart working come approccio per alcuni uffici, avendo notato una crescita Positiva nei risultati ottenuti.

Con molta probabilità, quella che sembra essere una realtà funzionale e funzionante per alcuni settori non lo è per tutti. Per quel che riguarda JP Morgan in realtà la stretta sullo smart working era già iniziata nel 2021. E nel 2023 era scattato l’obbligo per i direttori esecutivi di lavorare in presenza a tempo pieno.

Tra qualche tempo tutti in ufficio

Attualmente circa il 60% già lavora a pieno regime in ufficio: l’istituto punta a rendere più uniforme l’organizzazione, riportando tutti in sede. Jamie Dimon, amministratore delegato del colosso, ha evidenziato come il lavoro in presenza possa favorire la collaborazione tra colleghi e aumenti la produttività grazie a una comunicazione più efficace tra le squadre di lavoro e una maggiore stimolazione.

Osservazioni che alcune aziende riportano invece derivanti proprio dalla flessibilità offerta dallo smart working, dove con un approccio di lavoro misto si è riusciti ad abbattere le problematiche di mobbing e di scarsa produttività.

Buttando un occhio sul settore bancario va detto che anche Goldman Sachs ha già intrapreso una simile strada, mentre Citigroup ha deciso di continuare a puntare sullo smart working. E’ possibile quindi asserire che, con molta probabilità, questo approccio differente tra i vari istituti sia legato a strategie operative specifiche e a diverse culture aziendali.

Piccola nota di colore: per rendere più agevole e meno stressante il lavoro in presenza, JP Morgan sta investendo nella costruzione di un grattacielo nuovo di zecca a Manhattan che dovrebbe arrivare a ospitare fino a 14.000 dipendenti. Offrendo servizi e benefit molto interessanti.