Stellantis, a rischio lavoro in Italia
Lavoro a rischio in Stellantis sul territorio italiano? Sembrerebbe di sì, almeno stando a quel che si evince dal botta e riposta tra il ceo dell’azienda Tavares e il presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Stellantis e le criticità italiane
Anche non volendo considerare in senso stretto la diatriba verbale tra i due, la criticità che più emerge è che il lavoro in Italia si troverebbe più a rischio di quel che si pensa. Soprattutto se si chiamano in causa le auto elettriche e la loro produzione.
Sono due gli stabilimenti italiani di Stellantis ad affrontare le maggiori difficoltà. Parliamo ovviamente di Mirafiori e di Pomigliano. Nel primo vengono prodotte le Fiat 500 bev e Maserati GT e GC mentre nel secondo Fiat Panda, suv Alfa Romeo Tonale e Dodge Hornet e Fiat 500 bev e Maserati GT e GC.
La critica del Governo nei confronti di Stellantis è nata principalmente per la serie di investimenti, cosa nota, programmati dalla azienda automotive in Africa. Legittimi ovviamente. Ma che hanno portato un po’ tutti a chiedersi perché un simile approccio non è applicato anche alla situazione italiana. Dove i lavoratori sono in cassa integrazione.
E’ quindi naturale che l’Esecutivo abbia fatto sentire la sua voce e in modo importante. Vero è che nel corso di un’intervista con Bloomberg anche il ceo di stellantis ha fatto altrettanto. Sottolineando che uno dei problemi alla base è che in realtà il Governo “evita di assumersi la responsabilità del fatto che, se non si danno sussidi per l’acquisto di veicoli elettrici, allora si mettono a rischio gli stabilimenti italiani”.
Quando si parla di produzione di auto elettriche e di occupazione, per avere un quadro completo bisognerebbe coinvolgere le parti sindacali. E ritornare indietro alle assicurazioni occupazionali date dal gruppo automotive.
Politica del Governo non adeguata?
Secondo Tavares gli stabilimenti italiani di Stellantis pagherebbero il prezzo di una politica di supporto non sufficiente da parte del Governo. Il quale dovrebbe essere maggiormente presente con incentivi all’acquisto. Assicurando così l’occupazione tramite gli acquisti.
Posizione legittima da una parte. Dall’altra il prodotto dovrebbe essere presentato alla clientela come accessibile a prescindere. E l’azienda verificare la sussistenza del supporto delle necessità occupazionali.
Il ceo di Stellantis ha risposto anche alle critiche del presidente del Consiglio legate al ruolo del governo francese tra gli azionisti. E su come sembra quasi che sia avvenuta una cessione ai francesi di FCA e non una fusione di questa con PSA.
Il vero problema è forse la mancanza di una componente statale italiana? Quel che è certo è che è necessario preservare l’occupazione.
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