Stellantis, operai in agitazione
Sempre più tesa a Stellantis la situazione dei lavoratori, i quali stanno pianificando di fare come gli agricoltori attualmente in protesta: dividersi tra assemblee e scioperi.
Operai di Stellantis preoccupati
Era normale che la situazione riguardante gli stabilimenti Stellantis non potesse rimanere immobile dopo le ultime dichiarazioni. La diatriba in atto tra azienda e Governo sta agitando gli animi. Soprattutto in mancanza di vere rassicurazioni da parte del gruppo ai sindacati.
Dobbiamo ricordare che l’amministratore delegato Carlos Tavares non ha smentito la possibilità di ridimensionamenti sia per Mirafiori e Pomigliano nel caso in cui l’Esecutivo non mettesse a disposizione ulteriori agevolazioni per l’elettrico.
Nello stabilimento torinese i lavoratori del secondo turno avevano dato vita a uno sciopero spontaneo in seguito all’assemblea della Fiom. Nello specifico un gruppo di operai della linea della 500 elettrica sono usciti dalla porta 2 dello stabilimento.
Come sottolineano Giorgio Airaudo della Cgil Piemonte ed Edi lazzi della Fiom torinese, la preoccupazione degli lavoratori è alta. E per tale ragione vogliono dare un segnale forte a tutti, onde evitare che Mirafiori possa chiudere.
Soprattutto al netto di un altro mese di cassa integrazione annunciato appena lo scorso lunedì. Gli operai sono in agitazione e alcuni di essi hanno suggerito una mobilitazione simile a quella iniziata dagli agricoltori. La ragione? Ottenere risposte certe da chi di dovere.
Futuro non roseo per i lavoratori
Airaudo ha spiegato nel corso dell’assemblea Cgil che in base ai dati il loro possesso dal 2027 Mirafiori potrebbe vedere crollare al minimo la produzione. Questo perché la 500 elettrica inizierà a breve a lavorare su un turno unico per 7 settimane di cassa integrazione, la costruzione delle Maserati è stata rinviata al 2027 e la Levante bloccherà la produzione in primavera.
Una situazione tutt’altro che rosea, a meno che non avvenga un’inversione di tendenza nel mercato automotive europeo o arrivino nuovi prodotti da produrre.
Sono ormai 17 anni che l’impianto vive saltuariamente periodi di cassa integrazione e tra dimissioni e dimissioni incentivate sono almeno 1500 le persone che hanno lasciato l’azienda. E ovvio che la situazione si stia facendo troppo calda per essere ignorata. Nelle ultime ore, come riporta Il Fatto Quotidiano, ha fatto notizia il licenziamento per motivi disciplinari di un operaio sindacalista presso lo stabilimento Stellantis di Frosinone.
La sigla sindacale Flmu-Cub di cui fa parte parla di un provvedimento illegittimo e strumentale data la forte attività sindacalistica del lavoratore negli anni. Cosa avrà intenzione di fare Stellantis nel caso in cui la protesta cresca e monti a livello nazionale?
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