UPS in crisi, 12 mila licenziamenti
Per noi UPS è solo il nome di un’azienda di logistica lontana che tocca parzialmente la nostra vita. Negli Stati Uniti 12 mila persone si trovano ora ad avere a che fare con un licenziamento che pesa come un macigno.
Cosa succede in UPS
UPS è un vero e proprio gigante statunitense. Nella logistica è uno dei protagonisti indiscussi. Ma al pari di altre grandi aziende si trova a dover fare i conti con una crisi post pandemica che non sta lasciando scampo a nessuno.
E nella maggior parte dei casi, come anche in UPS, la colpa è del calo dei volumi di lavoro, unito a un maggiore impatto dei costi. La società di Atlanta ha optato per un taglio dei posti di lavoro per via dei maggiori costi legati al contratto con il sindacato dei Teamsters e con il minore lavoro quotidiano da affrontare.
Una combinazione, questa, che ha portato UPS a optare per una soluzione drastica. Dodicimila posti di lavoro sono un numero altissimo. E questo è solo l’inizio, dato che la società sta verificando anche la possibilità di nuove strategie di azione anche per la sua attività di intermediazione per il trasporto merci su gomma, ovvero Coyote.
Inutile dire che queste notizie hanno pesato in maniera sostanziale sui mercati, facendo scendere dell’8% le quotazioni in Borsa di UPS.
L’azienda si è trovata davanti a una grave scelta da intraprendere dopo aver vissuto un anno “difficile e deludente”. Si è trovata costretta a pianificare una riduzione dei costi pari a un miliardo di dollari. A ragione di un calo di volume, ricavi e utile operativo in tutti i segmenti aziendali.
Necessità di rientrare nei costi
Da questo punto di vista il ceo, Carol Tome, in una call con gli analisti è stata molto chiara. Soprattutto perché i modelli predittivi suggeriscono che le condizioni aziendali rimarranno negative almeno fino alla seconda metà del 2024.
Momento in cui almeno il volume giornaliero medio dovrebbe ripartire adeguatamente. Ma le stime non nascondono il fatto che la crescita sarà comunque limitata. Solo per Amazon è possibile prevedere un andamento differente.
UPS, pur sottolineando di essere stata in grado di riavvicinare clienti che si erano affidati a concorrenti, sottolinea allo stesso tempo che sono molte le realtà che stanno abbandonando i trasporti per via aerea per soluzioni a più buon mercato via terra.
Nel quarto trimestre 2023, UPS ha registrato un calo del 6,9% dei ricavi nel suo segmento internazionale. E anche questo ha avuto il suo (notevole) peso nella decisione di tagliare il personale per risparmiare sui costi.
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