Stellantis cede a sindacato negli States

di Valentina Cervelli 30 Ottobre 2023 17:30

Stellantis è la prima a cedere alle pressioni dello UAW negli Stati Uniti, facendo un bel favore a Joe Biden e alla sua campagna elettorale. Qualcosa che si sperava accadesse ma sulla quale non si contava.

Stellantis e UAW trovano intesa

I negoziati sono stati duri ma sono stati condotti in buona fede, ha sottolineato il presidente degli Stati Uniti. E questo ha portato a garantire ai lavoratori benefici, la dignità, i salari e il rispetto che meritano. Joe Biden commenta così l’accordo raggiunto tra il principale sindacato del settore americano e Stellantis. Un accordo, continua il primo cittadino statunitense, che con la sua spinta innovativa non solo farà il bene dell’azienda. Ma premierà quei lavoratori dell’automotive che per assicurare la tenuta del network occupazionale hanno dato davvero se stessi.

I lavoratori di Stellantis otterranno quindi così più ferie retribuite, aumenti importanti, più rispetto dei diritti sul lavoro e una sicurezza pensionistica maggiore. “Voglio fare un plauso all’United auto workers e alla Stellantis”, spiega Joe Biden nella sua nota di commento. “Per aver concordato di riportare immediatamente in servizio tutti i lavoratori della Stellantis che hanno partecipato ai picchetti per conto dei loro fratelli e sorelle dell’Uaw. Questo contratto”, sottolinea ancora il presidente, “è una testimonianza del potere dei sindacati e della contrattazione collettiva”.

Gli scioperi continuano con la General Motors

stellantis

Con lo scopo di “creare posti di lavoro solidi per la classe media e aiutare le nostre aziende americane più rappresentative a prosperare”. E se con Stellantis la situazione torna grazie a un accordo alla normalità, il sindacato americano ha fatto sapere che amplierà lo sciopero relativo alla General Motors, cercando di mettere maggiore pressione sull’azienda che, a oggi, è l’unica azienda automobilistica di Detroit che non ha ancora firmato un accordo.

A fermarsi saranno il suoi dipendenti di Spring Hill in Tennessee, il più grande impianto della General Motors negli Stati Uniti con quasi 4000 dipendenti. L’azienda ovviamente non ha preso bene la notizia di questo stop, perché pensava di essere giunta nelle vicinanze di un buon compromesso. Ha comunque mostrato la sua volontà di continuare le trattative.

Per quel che riguarda Stellantis, va sottolineato che l’accordo deve ancora essere ratificato dagli iscritti, ma è molto simile a quello raggiunto a inizio della scorsa settimana con la Ford. Per quel che riguarda il gruppo italo-francese questa intesa dovrebbe riuscire a salvare anche i posti di lavoro della fabbrica di Belvidere nell’Illinois che rischiava di chiudere.

Quando si parla di aumento salariale imponente, si parla del ben 25% nei prossimi quattro anni e mezzo di cui un 11% immediatamente appena verrà ratificato l’accordo. Questo durerà fino al 30 aprile 2028.

Commenti
  • Ita-Lufthansa, Antitrust europeo chiede di più
    Ancora problemi per l’accordo Ita-Lufthansa. Non bastava il rimandare la deadline: adesso arriva anche ennesima fumata grigia dopo l’incontro faccia a faccia con la responsabile della Commissione europea. Le richieste della Commissione a Ita e Lutfthansa Non sembra infatti essere finito nel migliore dei modi l’incontro tra Giancarlo Giorgetti e Margrethe Vestager. Anche semplicemente basandosi […]
  • Amazon, accordo con Telefonica per cloud
    Amazon si lancia nel mercato del 5G grazie a un accordo con Telefonica. Dimostrando ancora una volta di non avere paura di gettarsi in nuove prove. L’accordo tra Amazon e Telefonica Soprattutto con un fatturato alle spalle che gli permette di esplorare nuovi mercati. Questa volta è toccato a quello delle telecomunicazioni ed è inutile […]
  • Ita-Lufthansa, verdetto slitta ancora
    Ancora ritardi per Ita e Lufthansa: è stata spostata ancora una volta la deadline per la decisione della Commissione europea in merito all’acquisizione di quote del vettore italiano da parte dei tedeschi. Decisione Ita-Luffthansa spostata al 4 luglio La nuova data prevista è il 4 di luglio. E chi lo sa che non rappresenti una […]