Alitalia, concessa settima proroga per offerta vincolante
Salvare a tutti i costi Alitalia: deve essere questo il mantra che risuona nelle teste di coloro che lavorano sul dossier visto che si è giunti, non proprio a sorpresa, all’ennesima proroga concessa per la presentazione dell’offerta vincolante d’acquisto da parte della cordata gestita da Ferrovie dello Stato.
Le paure dei sindacati per Alitalia
Sono ormai 29 i mesi di gestione straordinaria della compagnia aerea italiana ed i problemi iniziano a palesarsi: soprattutto quelli economici. Nonostante il miglioramento delle performance di Alitalia ed una migliore gestione degli sprechi da parte dei tre commissari, la mancanza di un piano industriale di rilancio ed il rimandato taglio degli “eccessi” sta creando la necessità di inserire nuova liquidità nelle casse del vettore. E se il Governo pensa ad un “piano B” che potrebbe consentire sia l’entrata di soldi in cassa che una divisione azionaria equa pronta ad accontentare tutti gli interlocutori, secondo i sindacati non sarebbe a portata di mano una soluzione ottimale per il problema Alitalia, ma soprattutto la cordata, oltre all’investimento iniziale, potrebbe venire chiamata ad iniettare ulteriori fondi. Un discorso molto simile a quello fatto da Atlantia nella sua richiesta di un piano industriale di rilancio ben definito avvenuta in una lettera inviata ad inizio ottobre al Ministero dello Sviluppo Economico.
La paura dei sindacati è duplice: si teme un salvataggio con esiti limitati nel tempo o la mancanza totale di un salvataggio.
Le richieste di Atlantia per Alitalia
Quel che al momento è certo è che si è giunti alla settima proroga nei termini per la presentazione di un’offerta vincolante e che Ferrovie dello Stato, nonostante una comunione di intenti abbastanza forte con Atlantia, ancora non è riuscita a formalizzare nulla. Atlantia ha sottolineato di essere disponibile a continuare i confronti per la definizione della proposta ma allo stesso tempo pone quattro paletti importanti: punti condivisi da FS ma che necessitano di essere opportunamente sviluppati dai vari partner della cordata. Per prima cosa è necessaria, secondo la holding Benetton, “l’individuazione di un partner industriale che partecipi al capitale della Newco con una quota significativa“: in seconda istanza, ma con pari urgenza, è necessario definire un “piano industriale della newco, condiviso” al quale dovrà seguire “il raggiungimento di un accordo sull’assetto di governance e sul top management della newco“. E come già anticipato dovrà essere trovato un assetto azionario che veda Atlantia come socio di minoranza” senza un coinvolgimento nella gestione corrente della stessa al fine di prevenire eventuali conflitti di interesse, “detenendo Atlantia la quasi totalità della partecipazione al capitale di Aeroporti di Roma Spa.”
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