Alitalia, spostato al 15 ottobre termine per offerta vincolante
E’ stato spostato al prossimo 15 ottobre il termine per la presentazione dell’offerta vincolante per Alitalia da parte della cordata capeggiata da Ferrovie dello Stato: la proroga tanto voluta è stata ottenuta, sebbene di due settimane minore rispetto alle richieste.
Commissari pazienti con cordata per Alitalia
Alla fine i commissari hanno deciso, per il bene del vettore, di avere ancora pazienza, come si legge nella nota pubblicata dal ministero dello Sviluppo Economico, “al fine di permettere al consorzio acquirente di definire i dettagli del piano di rilancio della compagnia aerea“. E’ ora quindi che Fs, Atlantia, il ministero del Tesoro e Delta Airlines trovino l’accordo necessario sui loro punti di scontro al fine di procedere alla presentazione di una proposta dettagliata entro il nuovo termine. Nel frattempo, per la giornata di domani 18 settembre è prevista una riunione al Mise tra commissari e rappresentanti sindacali, già rinviata qualche tempo fa, per cercare di fare il punto sul da farsi relativo agli esuberi che si sa già colpiranno l’azienda. I commissari hanno già chiesto anche la proroga degli ammortizzatori sociali la cui scadenza era prevista per il 23 settembre per altri sei mesi per 1.180 dipendenti: questo mostra tra le altre cose che un numero maggiore di persone avrà bisogno di fruire della cassa integrazione rispetto alle 830 persone finora riconosciute.
Al tavolo delle trattative domani si parlerà di cassa integrazione e delle condizioni di “vendita” di Alitalia alla newco alla presenza del capo di gabinetto del ministero dei Trasporti guidato da Paola De Micheli e da funzionari del ministero del Lavoro e della Regione Lazio.
Tempo di decisioni per Alitalia
Per la cordata che deve dare vita alla nuova newco di Alitalia è ora di prendere decisioni e di mettere nero su bianco un’offerta seria. Da indiscrezioni stampa provenienti da Il fatto quotidiano sembra che i principali azionisti del vettore saranno Ferrovie dello Stato e Atlantia con un 35% del capitale ognuno, Delta al 10% mentre il Ministero dell’Economia farebbe suo il resto grazie alla conversione degli interessi, pari a 145 milioni, del prestito ponte di 900 milioni di euro. Entro metà ottobre dovranno essere risolte le problematiche relative a Blue Sky ed alla governance della newco con conseguente nomina del nuovo ceo di Alitalia.
Quel che viene spontaneo chiedersi è se le difficoltà di Atlantia legate al crollo del ponte Morandi possano influenzare in qualche modo l’iter di partecipazione ad Alitalia. Non resta che osservare quello che accadrà nei prossimi giorni per avere un quadro più chiaro dell’intera situazione.
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