Germania in recessione, colpa dell’industria?
La Germania è in recessione e la colpa, secondo alcuni, sarebbe dovuta all’industria e al suo andamento. L’economia teutonica, spiega l’Ufficio della Statistica, ha subito nel 2023 una contrazione pari allo 0,3%.
Cosa sta accadendo in Germania?
In Germania tutto ciò non accade spesso. Sono solo nove, dal 1951, le occasioni nelle quali il PIL dello Stato si è contratto. E questo, unito alle previsioni relative al sistema bancario che parlano di un 2024 difficile, concorre allo stabilirsi di una situazione economica che difficilmente il paese di Angela Merkel ha affrontato.
Va detto allo stesso tempo che le stime dell’Ocse e quelle ufficiali prevedono una crescita dello 0,6%. Cosa accadrà nei prossimi mesi? Quella che era una delle nazioni più forti d’Europa si ritroverà a essere una delle “malate” dell’Unione come all’inizio degli anni 2000?
Fu in quel momento che Berlino si trovò a vivere una doppia recessione. Ed è inutile girarci intorno, tra i grandi, secondo l’FMI, tutti sono praticamente andati meglio. Anche l’Italia.
I prossimi mesi non sembrano essere sereni per la Germania. Tutto lo Stato sembra essere già in protesta. A partire dai contadini che hanno raggiunto la porta di Brandeburgo con i trattori. Vi sono stati poi i camionisti e qualche giorno fa anche i macchinisti dei treni.
I trasporti sono quindi incerti e la situazione non è da meno. Secondo la presidente dell’ufficio Statistico Ruth Brand la recessione è stata causata da un rallentamento dei consumi che ha colpito anche il settore industriale. Il tutto condito dai tassi di interesse delle banche in salita e da prezzi troppo alti a causa dell’inflazione.
Troppi elementi concomitanti
La ripresa archiviata nel 2022 post Covid non è bastata a sopperire a quelle che l’anno successivo sono state le sfide imposte dal carovita. L’inflazione, all’11% in Germania a fine 2022, lo scorso dicembre si è fermata al 3,8% dopo una breve sosta al 2,3% di novembre 2023.
Purtroppo la crisi ha toccato qualsiasi settore: quello industriale, quello delle esportazioni e delle vendite al dettaglio. La contrazione del valore aggiunto lordo dell’industria si è fatto sentire. E il fatto che Berlino abbia deciso di tagliare anche la spesa pubblica non ha aiutato.
Quel che dobbiamo chiederci ora è se la recessione possa allargarsi dalla Germania verso gli altri Stati. Il pericolo esiste. Non dobbiamo dimenticare i diversi legami presenti tra le varie Nazioni e come il mercato possa risentire della debolezza di una sua componente così importante.
Quale Stato effettivamente sarà in grado di reagire al meglio alla mancanza di stimoli?
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