Ristoranti, costi e prezzi in aumento
I ristoranti rientrano pienamente tra quelle attività commerciali che si sono trovati a combattere con una crescita delle spese e di conseguenza ad alzare i propri prezzi. Questo come influenza il mondo del lavoro di categoria?
Ristoranti in crisi per via degli aumenti
È un dato di fatto che se vogliamo mangiare fuori i prezzi siano aumentati. L’ISTAT conferma questa crescita attraverso i suoi numeri relativi al mese di settembre, sottolineando come i prezzi siano aumentati 1% rispetto ad agosto è del 5,9% rispetto a settembre 2020. I ristoranti sono tra le attività più sfruttate dalla popolazione per quel che concerne i servizi.
La crescita del prezzo dei beni alimentari si riflette con maggior forza in questo caso. Il commerciante è costretto infatti a gestire spese più alte riguardanti le energia e l’approvvigionamento di cibo e il cliente ne paga lo scotto.
Dobbiamo sottolinearlo: non è facile al momento essere ristoratori e riuscire se non a guadagnare perlomeno ad andare in pari. La bolletta dell’elettricità e del gas pesa molto di più rispetto al passato e l’inflazione deve essere in qualche modo ammortizzata. È per tale motivo che i ristoranti hanno aumentato i prezzi e si ritrovano ad aver problemi nell’assumere personale qualificato.
La situazione dei ristoranti italiani, tra le altre cose, è meno grave di quella dei corrispettivi europei i cui aumenti risultano essere molto più consistenti.
Piattaforme di prenotazione online ulteriore problema
Secondo le associazioni di categoria come la Fipe-Confcommercio parte della gravità della crisi riscontrabile nell’ambito della ristorazione è da addurre anche alle campagne aggressive di promozione lanciate dalle piattaforme di prenotazione online.
Queste, promettendo sconti anche fino al 50% non aiutano i ristoratori a superare questo attimo difficile. Soprattutto per via, sottolineano dall’associazione, dell’aumento dei prezzi alimentari e delle bollette energetiche.
Questa ricerca spasmodica dello sconto porterebbe sia i consumatori che i ristoranti a ricercare una condizione che apparentemente di guadagno in realtà abbatterebbe il mercato. Essenzialmente ci si trova davanti a un cane che si morde la coda: la capacità di spesa degli italiani è crollata e senza sconti non si potrebbe permettere diverse attività extra.
A prezzo pieno molto rimarrebbe invenduto nei ristoranti causando un’ulteriore perdita per i ristoratori. Qualcosa che gli stessi non si possono permettere proprio a causa dell’aumento dei prezzi.
Una condizione nei confronti della quale, in questo momento, è difficile trovare una soluzione che possa accontentare tutti. Come muoversi quindi? È questa la vera domanda alla quale trovare risposta in questo momento.
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