Salvataggio Alitalia: stop a rinvii e spunta Avianca
La storia infinita del salvataggio Alitalia accoglie un nuovo tassello: quello del possibile interesse della linea colombiana Avianca a fare parte della cordata che comporrà la NewCo di gestione del vettore italiano, il quale non può più permettersi rinvii decisionali.
Avianca possibile aiuto in salvataggio Alitalia
Quella relativa al salvataggio Alitalia è una partita che si è dimostrata ampiamente difficile da vincere: la necessità di un ulteriore partner commerciale è ormai assodata ed il fatto che una compagnia come Avianca abbia deciso di farsi potrebbe davvero rappresentare l’ultima spiaggia per una compagnia che si sta tentando di salvare da ormai due anni. E’ importante sottolinearlo: sul tavolo delle trattative vi sono anche le manifestazioni ufficiali di interesse di Claudio Lotito, del gruppo Toto ed ora anche quella presentata da Germán Efromovich, alla guida del vettore colombiano sopracitato. E proprio quest’ultima proposta potrebbe trovare il favore di tutte le parti in causa, a partire da Ferrovie dello Stato fino ad arrivare a Delta, principale partner commerciale della nuova NewCo.
Sindacati pronti a trattare per salvataggio Alitalia
Dal prossimo 15 luglio, ad entrare nella partita, vi saranno anche i sindacati: è con loro che il Governo, FS e Delta intavoleranno una trattativa per dar vita ad un piano industriale definitivo per il salvataggio Alitalia che, come ha sottolineato il ministro dello Sviluppo Economico Luigi di Maio, “dovrà dare rilancio alla compagnia aerea e garantire la tutela dei livelli occupazionali”.
Al momento la suddivisione del capitale della nuova Alitalia è la seguente: Ferrovie dello Stato detiene circa il 35% della cordata, l’americana Delta Airlines tra il 10 e il 15% ed il Ministero del Tesoro circa il 15%. E se si spera che la compagnia americana possa decidere di salire al 25% sebbene non ci si creda poi davvero, date le passate dichiarazioni della stessa, dall’altra tutti i protagonisti coinvolti sono consci che la soluzione debba essere trovata ii fretta. Anche i sindacati, che al momento sono delusi da quel che è ciò che viene offerto ai lavoratori.
Le rassicurazioni ottenute sono state davvero poche ed il fatto che le bozze del piano industriale del salvataggio Alitalia anticipate da indiscrezioni stampa presentino esuberi in linea addirittura maggiore a quella paventata a monte nel referendum per i lavoratori del 2017 che ha portato al commissariamento del vettore, di certo non aiuta. Motivo per il quale lo sciopero di 24 ore del 26 luglio è stato confermato.
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