Stellantis, cessazione ordinata Gac in Cina
Stellantis si sta avviando verso una cessione ordinata della joint venture iniziata nel marzo 2010 con il gruppo Gac in Cina. La motivazione consta nell’impossibilità di raggiungere un accordo per rivelane la maggioranza.
Un percorso verso l’indipendenza
Insomma si è deciso per una collaborazione importante per gestire una joint venture che, tra le altre cose, in questi ultimi anni è stata in perdita. Stellantis, nel caso specifico, ha annunciato che verrà riconosciuto “un onere di svalutazione non monetario di circa 297 milioni di euro nei risultati del primo semestre 2022“.
A cosa porterà questo? A una maggiore concentrazione relativa alla distribuzione di prodotti di importazione relativamente al marchio Jeep in loco. Al fine di non intaccare il potenziale del brand e dei suoi modelli nel paese orientale. Un approccio definito asset-light che punterà comunque, come sottolineato da un comunicato, a rafforzare l’offerta della Jeep in Cina, con una gamma più ampia di veicoli elettrici.
Detto questo è importante sottolineare come la linee guida che l’ad di Stellantis Carlo Tavares punta essenzialmente all’indipendenza del proprio marchio. E non deve stupire dato il particolare periodo che sta vivendo il settore delle automotive, sia per le conseguenze accumulatesi a causa dell’emergenza coronavirus, sia per via della crisi energetica e dell’inflazione che pesano sul potere di acquisto delle persone.
E non è un caso che si stia pian piano verificando un modus operandi che vede Stellantis mantenere con i cinesi delle partnership piuttosto che una presenza all’interno degli azionisti. Rapporti più gestibili anche in base all’attuale funzionamento del mercato e l’avvicinarsi di un possibile “predominio” dei prodotti cinesi nel settore elettrico dell’automotive. Condizione derivante anche da una pessima gestione europea del cambiamento verso la carburazione elettrica.
Stellantis al lavoro su autonomia settore elettrico
Come possibile notare non è un caso che Stellantis stia lavorando da mesi per assicurarsi l’autonomia delle materie prime per quel che concerne le batterie. E lo stesso per quel che riguarda la produzione, sia attraverso delle joint venture, sia attraverso stabilimenti importanti come la gigafactory di Termoli nel nostro paese.
Tutto in virtù del mantenimento di una posizione importante all’interno del mercato mondiale. Non dobbiamo dimenticare che i marchi che Stellantis racchiude dietro di sé diversi brand dal successo imponente in diverse zone del mondo. E il passaggio all’elettrico necessita di essere ben sostenuto per mantenere le suddette posizioni.
Rimanere ancorati per quel che concerne il capitale alla Cina potrebbe rivelarsi una mossa falsa per il futuro. Motivo per il quale Stellantis ha deciso di muoversi per tempo.
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