Coronavirus, fase 2: tempi di svolgimento quali saranno
Con la curva dei contagi da Coronavirus in leggera flessione si inizia a parlare di una possibilità di ripresa delle attività seppure in modo graduale. Parlando della cosiddetta fase 2, i tempi di svolgimento quali saranno?
Come arrivare alla fase 2
La prima cosa da comprendere, per tutti, è che è necessaria molta prudenza: se non si fa attenzione e non si mettono in campo regole ben precise si rischia di ritornare al punto di partenza, qualcosa che non ci si può permettere né dal punto di vista economico né dal punto di vista sociale. Le ipotesi che circolano al momento e sulle quali stanno lavorando il Governo e il comitato scientifico sono una riapertura graduale di alcune attività d’impresa dopo Pasqua e una volta superati i ponti del 25 aprile e del primo maggio, prendere in considerazione l’allentamento in modo graduale e controllato delle restrizioni sulle persone.
Fase due con tempi lenti ma cadenzati insomma, in modo tale da poter evitare una recrudescenza dei contagi e mantenendo delle regole molto ferree di distanziamento sociale. Questo perché i dati mostrano che le misure di contenimento stanno funzionando ma perché il loro effetto continui è necessario mantenerle. Soprattutto è necessario non cedere alla frenesia della primavera e dell’assembramento in merito alle festività: e questo è valido tanto per Pasqua quanto per quelle feste sociali che si concludono con l’appuntamento del primo maggio.
Quali sono i tempi della fase 2
I tempi della fase 2 sono al momento al vaglio del Governo: quel che è probabille è che per alcune filiere di settori meno a rischio e di supporto a quella alimentare potrebbe già dopo Pasqua poter esservi una ripresa: l’Esecutivo è al momento impegnato nel confronto con le parti sociali per capire quale possa essere un eventuale spazio di manovra. Contestualmente, come sottolineato da alcuni virologi, vi è la necessità di stabilire una linea di condotta anche dal punto di vista sanitario, con l’esecuzione di test seriologici di regione in regione per stabilire i tempi delle varie riaperture: non bisogna dimenticare che l’andamento del contagio da Coronavirus è diverso tra le stesse.
E’ possibile ipotizzare per il momento un intervento sulla libertà delle persone dopo il 4 di maggio, momento in cui si dovrebbe avere non solo un andamento più chiaro dell’epidemia ma anche l’essere riusciti a stabilire un piano abbastanza certo di distanziamento sociale da poter mantenere anche in pubblico che non coinvolga per forza la quarantena. Al momento nessuna data, però, appare ancora certa e di sicuro dovremmo imparare a convivere il più possibile con il virus.
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