Lavoro, perché la priorità è lavorare meno?

di Valentina Cervelli 22 Febbraio 2024 16:09

Un’indagine del Censis sul lavoro rivela che la priorità per la maggior parte dei lavoratori sarebbe quella di lavorare meno. Per quale ragione è questa la risposta più diffusa tra coloro che hanno un’occupazione?

Ecco perché nel lavoro c’è la priorità a far meno

Come sempre entrano in gioco diversi fattori quando si parla di lavoro. Nel caso specifico ovviamente è possibile riportare tutto quanto al rapporto tra ore lavorate e remunerazione percepita. Secondo l’indagine del Censis, il 67,7% degli italiani vorrebbe una riduzione del tempo di lavoro e in particolare nell’ordine gli over 50, gli adulti e i giovani. Non diranno negli ultimi tempi le dimissioni rappresentano il lasciapassare per un impiego migliore.

A quanto pare il 67% di coloro con meno di sessant’anni che hanno presentato dimissioni al proprio datore di lavoro sono stati in grado di trovare di una nuova occupazione entro tre mesi. Questa indagine sul welfare aziendale si scontra un po con ciò la cronaca ci offre. Dove laureati con master e parlanti più lingue non riescono a trovare ingressi al lavoro che non offrono stipendi da fame e orari estenuanti.

Se guardassimo ai dati del Censis senza approfondire la questione, ci troveremo davanti a un popolo di scansafatiche. Basti pensare che il 30% degli occupati sostiene di impegnarsi lo stretto necessario a livello lavorativo, rifiutando a prescindere gli straordinari ed eseguendo solo le proprie mansioni.
Questi rifiutano anche le chiamate o le email fuori dall’orario di lavoro: pratica questa più che giusta.

Curare il welfare per migliorare

Deve essere sottolineato che una volta conclusasi la giornata lavorativa, il datore non dovrebbe assolutamente contattare il sottoposto per obbligarlo a portarsi il lavoro a casa. In questo modo, secondo il Censis, il 52,1% delle persone riesce a evitare che l’impiego influenzi meno la vita privata rispetto al passato.

Almeno un 28% delle persone ha rinunciato però a un impiego migliore di quello attuale perché la sede era troppo distante dal luogo di residenza. L’indagine del Censis sul welfare aziendale apre uno squarcio su quella che è la consapevolezza dei lavoratori in merito alla loro posizione rispetto al passato.

Parliamo essenzialmente di uno strumento perfetto per garantire che il lavoratore possa dare il meglio di sé. Mezzo di facile gestione che può rappresentare un ottimo investimento per i vertici di un’azienda. Questo perché è in grado non solo di attrarre lavoratori specializzati, ma è anche in grado di supportare gli occupati già assunti nell’esecuzione delle proprie mansioni.

Ci chiediamo quindi: perché i lavoratori vogliono lavorare di meno? Possiamo risponderci verificando quali siano le reali condizioni di lavoro e se queste rispondono anche all’esigenza di supporto necessaria agli stessi.

Tags: lavoro
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